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Attualità | 24 aprile 2020, 18:30

Il 24 aprile 1945 Savona e provincia si liberavano dal nazifascismo. Falco, Anpi Vado: "Ricorderemo una generazione che non c'è più e le giovani vittime del Coronavirus" (VIDEO)

Questa sera dalle 20.30 a Vado si effettuerà una fiaccolata virtuale dove i cittadini potranno esporre o una candela o pure un lume

Il 24 aprile 1945 Savona e provincia si liberavano dal nazifascismo. Falco, Anpi Vado: "Ricorderemo una generazione che non c'è più e le giovani vittime del Coronavirus" (VIDEO)

Il 24 aprile del 1945 Savona e provincia si liberarono dal regime nazifascista e in occasione della vigilia della festa della Liberazione nel comune capoluogo ogni anno veniva organizzata la classica fiaccolata.

A causa dell’emergenza Coronavirus quest’anno la cerimonia non si terrà ma questa sera a Vado dalle ore 20.30 i cittadini potranno esporre o una candela o pure un lume e faranno risuonare gli inni partigiani " Bella Ciao e Fischia il Vento" per ricordare la fiaccolata con la discesa dai monti dei partigiani.

Il segretario dell’Anpi di Vado Simone Falco ci ha illustrato l’iniziativa e si è concentrato sul 25 aprile, festeggiato quest’anno in una maniera più che particolare.

“Il messaggio che deve essere ribadito e ripetuto è che noi ricordiamo i caduti della lotta di Liberazione restando a casa e attenendoci alle disposizioni dell’emergenza sanitaria. Per l’Anpi come per altre sezioni, il 75esimo non può passare in sordina, ci siamo attivati e abbiamo deciso di organizzare questa fiaccolata virtuale, perché la sera del 24 aprile la città di Savona iniziava ad essere liberata, a Vado faremo questo momento di memoria da casa per ricordare i combattenti della Resistenza”.

 Nella mattinata di domani il Sindaco di Vado Ligure  Monica Giuliano e i presidenti delle due Anpi vadesi deporranno due corone di alloro al Monumento ai Caduti e in Piazza Corradini per ricordare il sacrificio dei partigiani e dei deportati  nei lager nazisti.  

Per tutta la giornata è stata inoltre invitata la popolazione a esporre il Tricolore, la bandiera della Pace e a cantare Bella Ciao ed inoltre ai membri delle  Associazioni della Consulta è stato chiesto a pubblicare sui vari social foto storiche, disegni degli studenti, filmati e  ogni tipo di ricordo per ricordare la Festa della Liberazione. Gli elaborati potranno essere inviati all’indirizzo mail:  25aprile.vadoligure@gmail.com   o pubblicandoli  sulla pagina Facebook della Sezione Anpi di Vado Ligure.

Quanto mancherà non vivere allo stesso modo il 25 aprile?

“Faccio un passo più avanti, non è solamente non poter partecipare alle celebrazioni del 25 aprile, penso anche che quest’anno non potremo partecipare al ricordo delle liberazioni dei campi di sterminio nazisti. A Mauthausen, il primo campo liberato il 5 maggio del 1945, ogni anno migliaia di studenti si recavano a ricordare la liberazione per deporre la corona al nostro sacrario e ai sacrari degli altri paesi e poi effettuare il corteo. Questo e il fatto di non poter essere in piazza domani in corteo anche nei piccoli paesi, vuol dire tanto, un pezzo del cuore non sarà al di fuori delle proprie case, però ripeto è necessario uscire da questa crisi e restare nelle nostre abitazioni il più possibile. Il ricordo non svanisce nel vento, con il virus, la memoria rimane perenne per ricordare gli uomini e le donne che hanno sacrificato la propria vita contro il fascismo e contro il nazismo”.

Cosa ci si può aspettare per il dopo Coronavirus?

“Ci si deve a spettare una ripartenza il più completa possibile soprattutto sul piano occupazionale, sull’aiuto alle imprese, per non lasciarci degli altri strascichi del dopo emergenza aiutando le piccole e medie imprese. C’è anche l’aspetto culturale e sociale, la possibilità di aiutare chi è rimasto indietro, è necessario perché sennò si rischia di perdere la volontà e la speranza di continuare a lottare e a vivere. I partigiani e gli antifascisti che hanno combattuto 75 anni fa, lo hanno fatto per ridare dignità al paese, dare pace, giustizia sociale e soprattutto la solidarietà internazionale. Ci auguriamo che le persone continuino a ragionare con la testa. Che non ci siano delle divisioni soprattutto sociali, culturali perché si rischia un nuovo fronte di razzismo e xenofobia”.

Forza Nuova ha deciso, muovendosi su Telegram, di organizzare manifestazioni contro il 25 Aprile in tutte le regioni d'Italia. Cosa ne pensi?

“Penso che il Ministro degli Interni dovrebbe essere già intervenuto dando disposizioni a Prefetti e Questori per tenere la situazione il più possibile sotto controllo. Forza Nuova e CasaPound, loro sono movimenti fascisti che ogni volta tentano di minare la memoria della Resistenza e della lotta partigiana. Noi questo lo abbiamo sempre contrastato e lo faremo sempre in qualsiasi forma. É stato infatti lanciato l’appello dall’Anpi nazionale alla popolazione a non farsi trascinare in manifestazioni che non si possono fare e che non hanno niente a che fare con il 25 aprile. Vogliono sfruttare questo momento difficile di crisi per sbandierare il razzismo e la xenofobia, il sovranismo, nei confronti della popolazione che deve rimanere la più salda e unita possibile nei valori democratici di libertà e giustizia sociale”.

Questa guerra invisibile ci ha portato via una generazione di persone che hanno vissuto gli orrori del nazifascismo. Come si possono ricordare e come si festeggerà il 25 aprile?

Questo virus purtroppo ha portato via una generazione che ha visto la guerra e che ha saputo fronteggiarla, ha partecipato alle varie campagne in Russia, Africa, Grecia (lo zio di Simone Falco, Domenico Peluffo, militare di leva, l’8 settembre del 43 non ha aderito alla Repubblica Sociale ed è stato deportato a Nurnberg), sono sopravvissuti e sono stati testimoni delle pagine storiche del nostro paese. La loro memoria e la memoria dei tantissimi, purtroppo, che hanno perso la vita a causa del Coronavirus, anche 30enni e 40enni, il ricordo della loro perdita si unisce al ricordo di chi 75 anni fa ha fatto proseguire la creazione di una generazione nuova nata dai valori della resistenza scritti nella Carta Costituzionale”.

L'intervista completa a Simone Falco, segretario dell'Anpi di Vado Ligure:

Luciano Parodi

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