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Al Direttore | 15 maggio 2020, 18:00

"La 'Fase due' ci porterà alla 3 o torneremo alla 1?" Le preoccupazioni di un barista finalese

Italo Mazzucco, volto noto nel finalese anche per il suo impegno con la locale BRG Radio, esprime le proprie perplessità verso quanto potrebbe accadere dal 18 maggio nel mondo della ristorazione

"La 'Fase due' ci porterà alla 3 o torneremo alla 1?" Le preoccupazioni di un barista finalese

Italo Mazzucco, professione barista ma volto noto nel finalese anche per il suo impegno con la locale BRG Radio, esprime le proprie perplessità verso quanto potrebbe accadere dal 18 maggio nel mondo della ristorazione.

"Ritengo indispensabile, in questo momento, utilizzare il buon senso laddove non arrivano le norme o queste ci appaiono in contrasto o poco chiare.

Nell'utilizzare il buon senso è inoltre indispensabile, per evitare gli errori della fase 1, conciliare il bene di tutti con la legittima ambizione di ripartire e superare una criticissima fase socio-economica.

Lo scrive chi prima del lockdown propose, inascoltato, ai suoi colleghi proprietari di bar e ristoranti di fronte al Sindaco Frascherelli di fermarsi perché non eravamo evidentemente in grado di far rispettare i precetti nelle nostre attività. Feci questa proposta almeno 10 giorni prima della decisione di bloccare tutto (dopo il nefasto week end nel quale molti badavano ancora al cassetto...).

Ora ci troviamo di fronte ad una situazione analoga a quella di allora (sembra un'eternità ma, in realtà, non è passato moltissimo tempo) memori e, spero, consapevoli degli errori fatti. Mi pongo e condivido una domanda: abbiamo veramente a cuore la nostra salute, quella dei nostri cari, dei nostri collaboratori e dei clienti?

Se la risposta è sì (come auspico fortemente) questa dovrebbe essere la bussola che, con rinunce e scelte dolorose, dovremmo seguire.

Pensiamo veramente che i nostri clienti, e i cittadini in generale, siano “migliorati” ed avranno un approccio diverso e saranno più collaborativi nel seguire le indicazioni di autotutela e per il bene di tutti?

La mia risposta è drammaticamente NO, basta vedere cos'è successo nei Navigli e non solo...

Secondo me questi due elementi sarebbero sufficienti a far “norma” del buon senso. Il mio timore è invece che, come sempre, saranno i furbi e gli egoisti a farla da padroni dileggiando anche chi, veramente, ha a cuore il bene comune e si atterrà in maniera scrupolosa alle indicazioni senza volerle aggirare o girare a proprio esclusivo favore.

Di fatto è già così oggi con la complicità e le colpe di certe “così dette” istituzioni in cerca di consensi e favori elettorali.

Penso proprio che da questo momento ne potremo uscire (male ed acciaccati) tutti insieme non lasciando indietro nessuno. Anche per questo ho aderito con entusiasmo e sto cercando di dare il mio contributo ad 'I Feel Good Finale' che si propone di riunire molti commercianti per trovare, insieme anche alle istituzioni, soluzioni immediate con un occhio anche al futuro.

Ci tenevo a far sentire la mia voce fuori dal coro e, di fatto, iscrivermi alla categoria degli illusi e abelinati consapevoli di esserlo.

Sono a completa disposizione per ogni altra delucidazione sulla posizione di un proprietario di bar e le nuove disposizioni in materia".

Lettera firmata

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