Sono passati quasi sei anni dal trasferimento di Piaggio Aerospace dallo stabilimento di Finale Ligure a quello di Villanova, eppure per i finalesi quella lasciata dall'addio della fabbrica nella quale hanno lavorato diverse generazioni di loro concittadini ed alcuni ancora vi restino, nonostante il trasloco in terra ingauna, resta una ferita aperta.
A riportare alle luci della ribalta un argomento sempre latente sotto le ceneri mai sopite della polemica e del dibattito politico della cittadina, negli ultimi giorni ci ha pensato il gruppo "Le Persone al Centro".
Nei giorni scorsi all'onore della ribalta era salito il P166 donato al Comune da Piaggio, che da una collocazione provvisoria all'altra non ha ancora trovato una sistemazione definitiva, che possa rendere il giusto onore alla storia dell'industria cittadina: "Dopo un lungo 'parcheggio' nel Porto di Capo San Donato, quando l'inerzia del Comune di Finale risultava ormai evidente - si legge in un post pubblicato nei giorni scorsi dal gruppo rappresentato in Consiglio da Massimo Gualberti e Camilla Fasciolo-, il P166 DL3 donato alla Città partì alla chetichella verso una nuova destinazione. Per chi lo volesse ammirare potrà ora trovarlo lungo la strada che conduce a Vezzi Portio, accatastato in un piazzale. Come omaggio non è davvero male".
A dir la verità una collocazione era stata pensata. E proprio su questa ha rincarato la dose il gruppo di opposizione, in un altro post di quest'oggi: "L'amministrazione vedrebbe come ideale collocazione del P166 le aree riqualificate della ex Piaggio. L'accordo di programma sottoscritto nell'agosto del 2008 doveva 'consentire il raggiungimento degli obiettivi aziendali', 'assicurando il mantenimento di oltre 1450 dipendenti, di cui 1420 in Liguria'. Sappiamo come è finita. Nel mentre l'area ha subito uno sconvolgente degrado, incompatibile con la gloriosa storia della Piaggio e l'attuale vocazione turistica della Città. Le parole non bastano più".
E pensare che di parole in questi anni se ne sono fatte davvero molte, non ultimo durante la campagna elettorale che si chiudeva giusto un anno fa. Anche il gruppo "Per Finale" aveva messo sotto la lente d'ingrandimento il futuro del P166, così come la lista "Finale Ligure Viva" aveva proposto l'ennesimo piano di recupero di aree che però sono in mano alla Finalmare SpA.
I finalesi intanto restano alla finestra, speranzosi che il dibattito politico ed il tempo non siano troppo inclementi nei confronti di un pezzo della loro storia oggi desolatamente abbandonato a se stesso ma che in futuro potrebbe trasformarsi in un degno biglietto da visita per la cittadina.