In quest’epoca resa così anomala dal Coronavirus esiste una Liguria che ha paura, che si esprime in modo ostile, e poi esiste quella Liguria fatta di una grande rete di amicizia e solidarietà.
La lettera che riportiamo qui di seguito è arrivata al sindaco di Borgio Verezzi, Renato Dacquino, ed è firmata con nomi e cognomi, che noi ometteremo per la privacy.
Lasciamo che siano direttamente i protagonisti della vicenda a parlare.
“Desideriamo esprimere il nostro sentito e caloroso ringraziamento, avendo soggiornato a Borgio dall’inizio delle restrizioni per emergenza Covid-19 ad ora. Abbiamo potuto beneficiare del vostro ottimo servizio assistenziale, ci avete fornito la spesa a domicilio, medicinali e vari, consegnati dalla polizia locale e dai volontari del territorio, sapendo dare ascolto ai nostri bisogni senza farci sentire mai soli.
Gradita tanto anche l’iniziativa dei vigili, nella giornata della vigilia pasquale, gli auguri e le raccomandazioni espresse con il megafono hanno reso tutto molto umano e vi abbiamo sentiti vicini”.
La lettera continuerebbe ancora, ma bastano queste poche righe per riassumere l’efficacia di una “macchina organizzativa” che ha saputo porre il valore umano prima di tutto.