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Attualità | 30 ottobre 2020, 13:50

Roccavignale, un murales contro il razzismo sulla facciata del comune (FOTO)

Il primo cittadino Amedeo Fracchia illustra il progetto

Roccavignale, un murales contro il razzismo sulla facciata del comune (FOTO)

Il comune di Roccavignale, capofila del Progetto SIPROIMI (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati) ha vari progetti in corso tra cui un laboratorio artistico, finalizzato a promuovere e consolidare i valori dell’accoglienza e dell'inter-culturalità.

"Il progetto prevede che sulla facciata del comune di Roccavignale venga realizzato un murales raffigurante un mondo a colori gigante sul quale vengono evidenziati gli stati di provenienza dei migranti presenti nel nostro territorio. All’interno di ogni stato i migranti personalizzeranno le loro terre attraverso l’impronta della propria mano" spiega il sindaco Amedeo Fracchia. 

"Quest’opera vuole raffigurare graficamente per sempre l’unione delle genti trasferendo un pensiero di fratellanza e di condivisione delle culture. Tramite l’arte si vuole infondere, alle nuove generazioni ma anche a tutta la popolazione locale, i valori dell’accoglienza con l’obiettivo di contrastare il razzismo. Il progetto nasce due estati fa quando incontrammo l’artista Anthony Alberti durante una sua performance all’interno del nostro castello medioevale. L’opera realizzata in quell’occasione è ora parte integrate della sala del Consiglio comunale". 

"Un artista di strada con abilità incredibili che ci ha subito affascinato non solo dal punto di vista artistico ma soprattutto umano. Le sue origini di confine (Italia, Francia e Monaco) unite alle tradizioni dei roccavignalesi da sempre commercianti e migranti, ha fatto scattare questa bellissima idea che ha da subito coinvolto i richiedenti asilo del territorio - prosegue - L’evento curato da Olga Daniele anch’essa dal profilo internazionale (Russia, Svizzera e Francia) ha riscontrato un grande interesse a tutti i livelli, tant’è che in breve tempo il progetto è stato finanziato. La realizzazione dell’opera è durata due settimane ed ha coinvolto una decina di persone oltre naturalmente i migranti". 

"I bambini delle scuole che dovevano essere anch’essi coinvolti direttamente avranno invece un ruolo solo al termine dell’emergenza Covid. Anthony è la persona giusta al posto giusto: curriculum incredibile, sorriso contagioso e un’energia che contagia - conclude il primo cittadino Fracchia - La sua idea di rappresentare il monoscopio della televisione “NO SIGNAL”, ricorda i tempi passati in cui spesso la televisione non si collegava per problemi di connessione. Oggi i problemi di connessione sono quelli umani, infatti siamo tutti prigionieri della tecnologia e collegati al mondo virtualmente, dimenticando le relazioni umane"

Redazione

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