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Attualità | 03 novembre 2020, 21:45

Verso il nuovo DPCM, terminato incontro Stato-Regioni. Toti: "Chieste modifiche di ragionevolezza, nelle prossime ore sapremo"

Fasce di rischio e misure restrittive, l'attribuzione sarà indicata per ordinanza del ministero della salute previo confronto con la Regione. Al momento la Liguria potrebbe essere inserita nella fascia intermedia

Verso il nuovo DPCM, terminato incontro Stato-Regioni. Toti: "Chieste modifiche di ragionevolezza, nelle prossime ore sapremo"

Potrebbe arrivare già in serata il nuovo DPCM che introdurrà il meccanismo delle fasce di rischio e quindi le misure restrittive sulle regioni. L'annuncio è stato fatto dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, al termine del confronto Stato-Regioni. 

Confermato, secondo il Governatore, il coprifuoco su tutto il territorio nazionale dalle 22 alle 6. A questa misura se ne aggiungeranno altre in base al grado di rischio, 'Basso', 'Medio' ed 'Elevato' che sarà attribuito alla singola regione. 

Al momento non si sa ancora dove sarà inserita la Liguria, anche se non viene esclusa la possibilità di essere inseriti tra i territori più a rischio quindi con misure restrittive prossime a quelle vissute nel lockdown. "Abbiamo chiesto che la classificazione delle regioni avvenga in contraddittorio sui dati tecnici del Comitato Tecnico Scientifico. In altre parole vogliamo sapere in quale modo il CTS del Governo analizza e valuta i nostri dati, anche facendo partecipare i nostri tecnici alla valutazione prima che il ministero assegni una determinata classificazione di rischio e di conseguenza i provvedimenti di chiusura" - ha sottolineato il governatore della Liguria. 

Il grado di rischio sarà indicato successivamente. "Il DPCM, prevede fasce di rischio e misure variegate ad esse connesse. Nello scenario peggiore è prevista la chiusura di tutto il commercio a ingrosso e dettaglio e delle attività di cura alla persona. La classificazione, ovvero l'assegnazione di ciascuna regione a ognuna delle tre fasce, avverrà per ordinanza del Ministro della Salute, sentito il Presidente della Regione, sulla base dei dati elaborati dal Comitato Tecnico Scientifico, con l'analisi di scenario, ovvero l'RT e l'analisi di rischio con i 21 parametri, quali l'affollamento ospedaliero, la capacità di tracciamento, rapidità di cognizione dei sintomi e quant'altro. Questa ordinanza sarà frutto del confronto, nelle prossime ore, non appena firmato il DPCM. Le Regioni hanno chiesto di partecipare a tutto il processo di assegnazione alla propria fascia di rischio e non solamente sentito il presidente della Regione".

Poi Toti ha aggiunto: "L'RT (Tasso di contagiosità) che stimiamo nelle prossime ore è di circa 1.3 quindi dovremmo essere nella fascia di minor rischio, nei termini di scenario. Nei termini di rischio siamo nella fascia di rischio medio. Secondo quanto trapelato oggi, il CTS avrebbe pre elaborato una tabella che indica 11 regioni di rischio medio e altre di rischio basso. Saremo  sicuramente nella fascia di rischio medio. In questo caso ci auguriamo che il Governo nelle prossime ore si faccia vivo per discutere. Non escludo la possibilità di essere inseriti nella fascia di rischio alto. Noi valutiamo i dati come li valutavamo prima: di difficoltà ospedaliera, indubbiamente sì; di pressione crescente sugli ospedali, no. C'è un plateau chiaro che prevede un numero di ricoverati quasi costante da una decina di giorni. L'onda è alta ma è stabile. Non c'è un mare in tempesta  che sta crescendo. C'è una curva dei casi, meno ripida di quello che immaginavamo credo grazie anche alle misure di contenimento prese e al lavoro di tracciamento. Credo che il confronto sarà movimento e lungo anche nelle prossime ore. Da questo momento è tutto nelle mani del Governo". 

Sulle misure comuni a tutte le Regioni, il governatore ligure afferma"Abbiamo cercato di apporre qualche modifica di ragionevolezza e tra qualche ora credo che sapremo quelli che  sono stati gli esiti di un impianto che ha lasciato le regioni abbastanza perplesse nel loro complesso sia per il meccanismo automatico di attribuzione dei fattori di rischio sia per alcune decisioni, come la chiusura di bar e ristoranti, già penalizzati dalla chiusura serale su cui si va ad incidere ancora una volta. - dice Toti - Insisto che non vi sono  e spero si possa rimediare con ordinanze ministeriali, noi lo stiamo  già facendo come Regione, quelle fasce  di protezione per le persone più esposte che anche oggi sono la maggior parte dei pazienti dei nostri ospedali e dell'elenco dei decessi". 

Come spiegato dal presidente Toti: "Tenere aperto l'impianto produttivo e didattico del paese e chiudere ristoranti e bar per l'intera giornata, riteniamo crei difficoltà per tutti i lavoratori che escono di casa per andare al posto di lavoro così come per i genitori che portano i figli a scuola. Si chiude tutta  la parte di somministrazione bevande e alimenti, in un Paese che rimane sostanzialmente aperto". 

Stefano Michero

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