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Attualità | 15 dicembre 2020, 11:25

Rinnovo del contratto nazionale bloccato, il 24 dicembre sciopero nazionale per vigilanza privata e servizi di sicurezza

Non sono bastati 54 mesi di contrattazioni per giungere ad un accordo. I sindacati savonesi: "Alibi della situazione emergenziale offensivo nei confronti dei lavoratori"

Rinnovo del contratto nazionale bloccato, il 24 dicembre sciopero nazionale per vigilanza privata e servizi di sicurezza

Sarà una vigilia di Natale all'insegna della protesta per i lavoratori del settore vigilanza privata e servizi di sicurezza.

Dopo 54 mesi di trattative non si è infatti giunti a nessuna firma sul rinnovo del Contratto Collettivo nazionale, rendendo così inevitabile la proclamazione dello sciopero: "Tutti i tentativi operati dalle Organizzazioni Sindacali per trovare un accordo teso a migliorare le condizioni contrattuali di migliaia di lavoratori e lavoratrici impiegate in un settore strategico per la tutela della sicurezza privata e pubblica si sono scontrati con la netta ritrosia delle Associazioni Datoriali, il cui unico obiettivo è la conservazione e, persino, il peggioramento delle norme del rapporto di lavoro con la negazione di qualunque riconoscimento salariale" accusano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Savona.

"Tutto ciò in un momento drammatico per il Paese - sottolineano le sigle sindacali -, nel quale servirebbe uno sforzo comune per garantire equilibrio sociale per un corretto rapporto tra tutela della sicurezza e del lavoro, fondato sulla stabilità occupazionale e la difesa del potere d’acquisto dei redditi da lavoro dipendente". 

"Durante questi mesi di emergenza sanitaria, la vigilanza privata è stata chiamata ad un impegno straordinario per consentire ai cittadini ed alle imprese di affrontare la situazione: migliaia di lavoratori e lavoratrici hanno operato continuativamente, oltre che nella normale attività loro propria, anche per collaborare con Enti Pubblici ed imprese private nella gestione delle procedure di sicurezza e regolare l’accesso delle persone nei predetti luoghi. Uno sforzo realizzato spesso in condizioni di precaria sicurezza del proprio lavoro e con inasprimento del già gravoso impegno quotidiano, senza riconoscimento alcuno" aggiungono i sindacati.

"Le Associazioni Datoriali hanno sistematicamente osteggiato il rinnovo del CCNL - accusano nella nota unitaria i sindacati confederali savonesi - fin dall’avvio delle trattative e oggi invocano l’alibi della situazione emergenziale: un tentativo inaccettabile, offensivo nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici, che si aggiunge alle pretese manifestate in precedenza di introdurre ulteriore precarietà nel rapporto di lavoro e negare il riconoscimento della professionalità".

"Una strategia perseguita da anni che ha portato il settore a ridursi ad una 'giungla selvaggia', nella quale livelli di concorrenza imbarbariti, appalti al massimo ribasso, 'pirateria contrattuale', violazioni di norme per l’esercizio dell’attività si scaricano sulla vita delle Guardie Particolari Giurate e degli addetti alla sicurezza" aggiungono.

Per queste ragioni, a supporto della vertenza, nella giornata del 24 dicembre è stata proclamata a livello nazionale una giornata di sciopero del settore: "Chiederemo un incontro alla Prefettura per evidenziare il disagio delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto e dettagliare le problematiche locali" conclude la nota di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Savona.

Redazione

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