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Attualità | 29 settembre 2021, 11:39

Finale, il Tar boccia l'ordinanza "pro Green Pass" del sindaco Frascherelli. Che nel mentre la ritira: "Superata dal Dl del Governo"

Il Tribunale Amministrativo ha contestato un "eccesso di potere" nella scelta e una sorta di discriminazione nell'accesso ai servizi verso i non vaccinati. Il sindaco: "Decisione indipendente dalla sentenza"

Finale, il Tar boccia l'ordinanza "pro Green Pass" del sindaco Frascherelli. Che nel mentre la ritira: "Superata dal Dl del Governo"

Non ci sarà alcuna necessità di Green Pass per accedere alle strutture comunali finalesi dall'1 ottobre.

La svolta rispetto alla scelta precedente arriva dallo stesso sindaco Ugo Frascherelli, il quale ritirerà l'ordinanza emessa alcune settimane fa con una scelta che arriva di pari passo alla sospensiva emessa dal Tar a seguito del ricorso in urgenza di alcuni cittadini rappresentati dai legali Francesco Massa, Stefania Cattaneo e Filippo Polvicino.

Il giudice Paolo Peruggia della Seconda Sezione del tribunale regionale ha accolto le istanze presentate dai legali dei ricorrenti affermando innanzitutto come il primo cittadino con tale provvedimento abbia operato in eccesso di potere in quanto in materia di sanità pubblica la competenza legislativa è di esclusiva dello Stato e, nonostante l'invito alle amministrazioni locali di promuovere la campagna vaccinale, è impossibile che una misura emessa da altri organi (come il comune) integri le norme statuali in un certo senso "spingendo" i cittadini a vaccinarsi.

Vaccinazione che poi non può essere una sorta di discriminante, afferma ancora il giudice, sottolineando come l'ordinanza non sia suffragata da un innalzamento nei rischi di contagio legato all’accesso alle sedi comunali, ma in caso contrario creerebbe "un disagio che in oggi appare non motivato in danno dei soggetti non vaccinati che aspirano ad avvalersi delle funzioni comunali, la cui fruizione sinora non è stata loro vietata da un’apposita norma di legge".

La scelta però è giunta indipendentemente dal pronunciamento del Tribunale, assicura il primo cittadino, in quanto il Dl del Governo sull'obbligatorietà del pass nei posti di lavoro va a sovrapporsi all'ordinanza.

"Il provvedimento era stato adottato in assenza di una disciplina nazionale - dice il sindaco Frascherelli - arrivata la norma nazionale, di un organo sovraordinato al nostro, e confrontandomi con maggioranza e gli uffici ho ritenuto di revocarlo".

Una scelta che quindi non avrebbe a che fare col procedimento del Tar: "Mi era stato preannunciato questo atto da alcuni non concordi con la mia decisione, tra i quali vi erano anche persone con le quali posso dire di avere un rapporto di amicizia, ma non ho ancora contezza della sospensiva in quanto, suppongo, visto lo stringere dei tempi, ci sia stata un'udienza inaudita parte, come si suol dire".

Dal 16 ottobre quindi l'accesso al Comune sarà garantito anche senza certificazione verde ai visitatori, mentre l'obbligo vigerà per i dipendenti e i membri del Consiglio Comunale. E su questo Frascherelli, avvocato di professione, esprime alcune perplessità: "A mio modesto avviso non è completamente coerente nel senso in cui non vedo il motivo per cui un tecnico che entra in comune come lavoratore debba avere il Green Pass mentre se vi entra per ritirare un documento no: siccome il fine è la tutela della salute nell'ambiente di lavoro va tutelata in entrambi i casi".

Mattia Pastorino

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