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Attualità | 11 dicembre 2025, 18:36

Aurelia Bis, Anas paga lo stipendio di settembre ma i lavoratori saranno senza tredicesima

Hub Savona che ha avviato la richiesta di concordato ha pagato solo 300-350 euro di una settimana di novembre ma non la cassa edile da aprile.

Aurelia Bis, Anas paga lo stipendio di settembre ma i lavoratori saranno senza tredicesima

Lo stipendio di settembre è stato pagato da Anas e Hub Savona ha invece corrisposto circa 300-350 euro ai lavoratori del mese di novembre ma non la cassa edile e la tredicesima.

Rimarranno quindi senza gratifica natalizia I lavoratori, 5 operai e due impiegati, rimasti sul cantiere dell'Aurelia Bis.

"Anas ha pagato settembre il 5 dicembre
E Hub Savona (l'impresa appaltatrice capofila Ici, Italiana Costruzioni Infrastrutture.ndr) ieri ha fatto pervenire un bonifico di 300-350 di una settimana di novembre dalla richiesta del concordato a fine mese - spiega  Maurizio Nonnoi, segretario Filca Cisl Liguria - Ad oggi tirando le somme ciò che Hub Savona è inadempiente è la cassa edile da aprile e quindi la gratifica natalizia/tredicesima e i 23 giorni di novembre che però sono congelati dalla richiesta di concordato".

Lo scorso 3 dicembre si era svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali e i vertici di Hub Savona e gli stessi avevano specificato proprio di aver fatto richiesta d'istanza di concordato.

L'istanza di concordato era stata effettuata il 24 novembre e si saprà se andrà a buon fine non prima del 15- 20 gennaio.

Nel frattempo però il Tribunale di Roma non si è ancora espresso sulla procedura di risoluzione del contratto da parte di Anas e pare, secondo indiscrezioni che si esprimerà a metà mese di dicembre.

LA CRONISTORIA

Anas nell'incontro del 16 ottobre aveva spiegato che dopo l’avvio di entrambi i cantieri nel savonese e La Spezia, l’impresa ICI Italiana Costruzioni S.p.A., esecutrice delle opere, aveva dovuto affrontare una serie di severe vicissitudini societarie, per le quali era stata avviata una procedura di ricomposizione del debito presso il Tribunale di Roma.

La procedura doveva costituire un passaggio essenziale per il riassetto finanziario dell’azienda, anche attraverso la vendita di alcuni asset societari, così da garantire il prosieguo delle attività del cantiere.

In quel difficile contesto, con conseguenti ed inevitabili rallentamenti dei lavori, Anas e il Commissario straordinario, avevano attivato gli strumenti sostitutivi della stazione appaltante, consentendo la continuità dei lavori attraverso il pagamento diretto di subappaltatori, fornitori e delle maestranze con il versamento degli emolumenti a favore degli operai.

La procedura di ricomposizione dell'azienda, dopo un iter amministrativo del Tribunale complesso, si era conclusa a luglio 2025 con la cessione da parte di ICI di alcuni rami d'azienda.

Tuttavia, nel corso delle settimane successive, i cantieri non erano ripartiti con il regime atteso, rimanendo invariate le condizioni di stallo delle varie attività.

Anas, quindi, aveva proceduto con le formali contestazioni all’appaltatore, avviando la procedura di risoluzione dei contratti sia della variante di Savona sia della variante della Spezia.

I gravi inadempimenti e i ritardi accumulati da ICI nell’esecuzione dei lavori rendono infatti inidonea la prosecuzione delle commesse con l'impresa, come invece proposto dalla stessa in un nuovo piano concordatario nel frattempo attivato nel Tribunale di Roma.

Il Giudice potrà decidere di rigettare la proposta dell’impresa, consentendo così ad Anas di finalizzare la risoluzione dei contratti di appalto sia di Savona che della Spezia e completare i lavori con nuove imprese (già individuate, la seconda in graduatoria.ndr) a partire dai primi mesi del 2026, oppure accogliere l’istanza e dunque consentire ad ICI di proseguire nella esecuzione dei contratti di appalto. In quel caso Anas potrà proporre reclamo secondo le procedure di diritto civile.

Luciano Parodi

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