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Politica | 15 ottobre 2021, 21:02

Obbligo Green Pass, Ministro Orlando (PD): "Gratuità tamponi sbagliata, dà un segnale controproducente, bisogna spingere gli italiani a vaccinarsi" (FOTO e VIDEO)

"Lo sciopero se esercitato nelle forme previste dalla legge è un diritto costituzionale e io non lo contesto. Attenzione sulla difesa del lavoro, il virus lo ha minato"

Obbligo Green Pass, Ministro Orlando (PD): "Gratuità tamponi sbagliata, dà un segnale controproducente, bisogna spingere gli italiani a vaccinarsi" (FOTO e VIDEO)

"La disponibilità a trovare risorse per calmierare credo debba essere data ma penso che la gratuità sia sbagliata perché non riconosce le ragioni di chi si è vaccinato, perché dà un segnale controproducente e perché depotenzia una delle ragioni per cui abbiamo introdotto il Green Pass ovvero spingere ancora gli italiani a vaccinarsi". 

Così il Ministro del Lavoro Andrea Orlando a margine di un incontro con una delegazione di lavoratori e sindacati a Savona è intervenuto nel primo giorno di partenza dell'obbligatorietà del passaporto verde nei luoghi di lavoro pubblici e privati esprimendo la sua contrarietà ai tamponi gratuiti per chi ha deciso di non vaccinarsi.

"È stato approvato un decreto di grandissima importanza, un primo passo per dare una risposta alla situazione drammatica che spesso si consuma sui luoghi di lavoro, che consentirà di dare una risposta sia in termini di sanzioni, di potenziamento dell'ispettorato nazionale del lavoro, sia di competenze che di risorse, e finalmente di costituzione una banca dati che consenta di raccogliere l'insieme dei referti e dei verbali che vengono compilati nelle diverse realtà produttive. Si tratta di un passo avanti decisivo, naturalmente non c'è nulla di risolutivo in un terreno così complicato e drammatico come questo, ma penso che possa essere un'importante risposta" ha spiegato l'esponente del Pd. 

"Voglio ringraziare anche le Regioni per il confronto che c'è stato e ha consentito di arrivare ad una soluzione positiva anche nella ripartizione di competenze che sono concorrenti; voglio ringraziare il presidente Draghi perché grazie alla sua autorevolezza e anche alla sua determinazione sono stati superati una serie di ostacoli e si è data una risposta ad una questione che giustamente poneva il sindacato da tempo ma più che altro che pone la cronaca quotidiana ogni giorno rispetto a vicende che davvero non fanno onore al nostro paese". 

In diverse piazze italiane i lavoratori no green pass hanno esposto la loro contrarietà anche se le proteste sono state particolarmente contenute rispetto ai disagi che venivano prospettati alla vigilia soprattutto nei porti. 

"Lo sciopero se esercitato nelle forme previste dalla legge è un diritto costituzionale e io non lo contesto. Credo che in questo momento la nostra attenzione si debba concentrare soprattutto sulla difesa del lavoro perché il virus lo ha fortemente minato, ogni giorno che si perde nella battaglia decisiva che deve portare alla sua sconfitta è anche un giorno che indebolisce le domande, la qualità e la solidità del lavoro. Credo che ci dovremo occupare prevalentemente di questo, sia quando utilizziamo le nostre energie sia quando utilizziamo le risorso" ha proseguito il Ministro spezzino. 

"A me pare che tutto sommato il passaggio sia stato meno drammatico e catastrofico di come si stava raccontando o di come qualcuno probabilmente sperava, oggi naturalmente sono emerse difficoltà come sono emerse tutte le difficoltà ogni volta che si sono assunte nuove forme di contrasto al virus - ha dichiarato Orlando - In questo momento si può fare una cosa soltanto: riattivare e far funzionare il confronto tra le parti sociali, aggiustare le cose che non funzionano, cercare di superare le contraddizioni che inevitabilmente una normativa emergenziale come questa produce e andare avanti nella direzione che fin qui ha portato il nostro Paese ad essere uno tra quelli che sta fronteggiando meglio il virus". 

Ritornando sulla gratuità dei tamponi per alcuni lavoratori, il Ministro è stato chiaro: "Penso debba essere trattato diversamente chi si fa il tampone per andare al cinema rispetto a chi se lo fa per andare a lavorare. Questo intervento eventuale, se mai ci sarà, dovrà essere omogeneo e non per categorie. Non può essere fatto perché una forza contrattuale può minacciare di bloccare un settore piuttosto che un'altra, teniamo conto dei redditi e non della capacità contrattuale: questo sarebbe un segnale di iniquità".

Luciano Parodi

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