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Attualità | 25 marzo 2022, 15:07

Raddoppio ferroviario Andora-Finale, Paita (Iv): “No di Sansa è incredibile. Isolamento infrastrutturale tra le principali criticità della Liguria”

La risposta della deputata di Italia Viva alla richiesta di dimissioni del commissario Macello

Raddoppio ferroviario Andora-Finale, Paita (Iv): “No di Sansa è incredibile. Isolamento infrastrutturale tra le principali criticità della Liguria”

Non è tardata la reazione di Raffaella Paita, deputata di Italia Viva, a proposito della richiesta di dimissioni del commissario del governo per il raddoppio della ferrovia Finale-Andora da parte di Ferruccio Sansa, capogruppo dell’omonima Lista in Regione.

“Quando ho letto le parole di Ferruccio Sansa sul raddoppio ferroviario di ponente non volevo credere ai miei occhi: veramente c'é ancora chi si oppone a una infrastruttura che il Ponente aspetta da anni?". 

“Forse a chi si ostina con i 'no' non è chiaro, ma dalla realizzazione del raddoppio trarranno beneficio i pendolari, gli studenti, le persone che devono spostarsi per motivi medici. Oppure dobbiamo pensare che tutto questo a certa demagogia non interessi? È davvero venuto il momento di smetterla con i No demagogici a prescindere. Il Paese ha assoluto bisogno di andare avanti e i signori del No si assumono una grave responsabilità a fermarne lo sviluppo”. 

“Noi - conclude Paita - non potremo mai essere alleati di chi non dimostra preoccupazione per una delle principali criticità della Liguria, come l'isolamento infrastrutturale. E il Pd non ha niente da dire rispetto a questa assurdità?"

Ieri pomeriggio, 24 marzo, al termine dell'incontro in Terza Commissione sull'opera infrastrutturale del ponente ligure, Sansa ha affermato: “Troviamo incredibile che il commissario governativo per la realizzazione del raddoppio ferroviario di ponente non abbia mai ascoltato gli operatori agricoli del territorio, non abbia mai partecipato ad un dibattito pubblico e non abbia mai fatto sapere se esiste un calcolo dei costi indipendente dell'opera. Per tutti questi motivi chiediamo che Macello si dimetta e che i territori tornino ad essere ascoltati”.

Redazione

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