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Politica | 01 aprile 2022, 14:35

Peste suina, da oggi via libera al ritorno nei sentieri, ma con alcune precauzioni

Lo hanno annunciato oggi il presidente della Regione Giovanni Toti e il vice presidente Alessandro Piana. La delibera della Regione è un via libera, ma con alcune precauzioni che gli escursionisti dovranno prendere

Peste suina, da oggi via libera al ritorno nei sentieri, ma con alcune precauzioni

Da oggi si può ufficialmente tornare nei boschi. La giunta regionale ha firmato una delibera che riprende la legge approvata in Senato che sancisce la fine del lockdown dovuto all'epidemia di peste suina tra Piemonte e Liguria.



Lo hanno annunciato oggi il presidente della Regione Giovanni Toti e il vice presidente Alessandro Piana. La delibera della Regione è un via libera, ma con alcune precauzioni che gli escursionisti dovranno prendere.

Abbiamo deliberato il piano regionale – spiega Piana - che prevede l'apertura delle attività che erano state interdette in prima battuta dai ministeri. Questa importante novità non era scontata e neanche così certa, soprattutto in un tempo così breve. Ci tengo a ringraziare i dirigenti e i funzionari del mio dipartimento e quelli delle varie Asl chiamate in causa. La novità è che riprenderanno le attività legate all'aera aperta, quindi outdoor, biking e anche la pesca nelle acque interne e l'attività agro-silvo-pastorale. Non dimentichiamo come la crisi in Ucraina abbia contribuito ad aumentare in maniera esponenziale il costo dei foraggi, è giusto consentire ai nostri allevatori di potersi recare al pascolo per far fronte alle spese ulteriori che hanno dovuto sostenere in queste settimane, così come chi vive grazie al taglio dei boschi e altre attività".

Ringrazio anche – continua Piana – tutte le associazioni agricole e legate al mondo dello sport e soprattutto i sindaci che hanno dovuto subire sui loro territori chiusure prolungate anche a seguito del periodo pandemico. In base a questi ragionamenti abbiamo predisposto il piano regionale e una serie di ristori da chiedere ai rispettivi ministeri per le attività che hanno subito un danno economico dall'interdizione dell'escursionismo nei boschi. Ci saranno ovviamente disposizioni da seguire all'interno dei boschi stessi, dove verranno posizionati dei cartelli che daranno le indicazioni che l'escursionista dovrà seguire, tipo il cambio e la disinfezione delle scarpe, la disinfezione delle ruote delle biciclette, non parcheggiare sull'erba o sui prati a meno che non si tratti di attività di monitoraggio o legate al mondo dell'agricoltura. È evidente che un minimo di cautela dobbiamo averla noi e a maggior ragione devono averla gli escursionisti.

Nell'area infetta si potranno predisporre una serie di attività, però mantenendo le giuste cautele, ovvero percorrere i sentieri senza recarsi all'interno del bosco. Come Regione abbiamo investito circa 14 milioni di euro per il potenziamento della nostra rete escursionistica, dall'Alta Via a tutte le altre opere viarie che con l'Alta Via si intersecano. Crediamo molto su queste infrastrutture inferiori rispetto a quelle sulla costa, ma importantissime perché in questi anni hanno creato un'economia importante per la nostra Regione
”.

Sul fronte dell'abbattimento dei cinghiali, spiega Piana: “Nel piano è previsto anche di procedere successivamente con gli abbattimenti a partire dalle aree esterne verso quelle interne. In questo caso dovremo predisporre gli accorgimenti con i vari ministeri per vedere quale tipologia di caccia attuare in quel determinato contesto, soprattutto qual è la caccia che dà risultati dal punto di vista numerico. Nel piano è predisposta e così ci chiedono Commissione Europea e ministeri, non soltanto il contenimento, ma la radicazione della peste suina”.

E' un passo importante che ridà un po' di libertà alle zone che sono state duramente colpite dai necessari provvedimenti per il contenimento della peste suina. - ha commentato Toti - È evidente che non è un ritorno alla piena normalità, è altrettanto evidente che è un primo passo che ci consente di tornare a utilizzare in molti modi il nostro entroterra che era stato completamente escluso a ogni possibilità in questa fase di censimento per capire le dimensioni del fenomeno. Il percorso è ancora lungo, il commissario con il decreto in conversione alla Camera e al Senato, assumerà nuovi poteri, occorrerà fare una serie di interventi più strutturali perché non si debella la peste suina in poche settimane, ma siamo sulla strada giusta e credo si sia intrapreso il percorso giusto”.

Francesco Li Noce

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