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Politica | 11 maggio 2022, 17:14

Albenga, lotta pro ospedale, continuano le frizioni politiche: Distilo attacca, il sindaco Tomatis non gliele manda a dire

È bagarre continua tra il consigliere comunale e capogruppo di Aria Nuova per Albenga e il primo cittadino

Albenga, lotta pro ospedale, continuano le frizioni politiche: Distilo attacca, il sindaco Tomatis non gliele manda a dire

 

La lotta per l’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga continua ad alimentare frizioni nel mondo della politica ingauna. Quest’oggi, è il capogruppo di Aria Nuova per Albenga Diego Distilo che attacca e la risposta del sindaco della città Riccardo Tomatis non si è fatta attendere.

Distilo parte in quarta: “Il sindaco di Albenga mente sapendo di mentire. Non si capisce per quale ragione un sindaco debba dire delle cose non vere all’intera città su un tema così importante come il pronto soccorso e l’ospedale. Ieri mi sono recato in comune e, come era già a mia conoscenza, mi sono informato ulteriormente a riguardo delle eventuali delibere o lettere inviate dal sindaco di Albenga al presidente Toti, trovando uno spiacevole risultato: nulla è stato inviato. In tre anni il dottor Tomatis, a difesa dell’ospedale di Albenga ha fatto solo dei comunicati stampa senza inviare una sola lettera al Governatore”.

Ora mi domando e dico: perché bisogna mentire in questo modo? Perché dopo aver preso in giro il sottoscritto e le 1.500 persone che avevano sostenuto me e le mie liste, ora il sindaco non dice la verità alla città? Che modo è questo di amministrare un comune? Ora si capisce l’atteggiamento del sindaco che ha voluto lanciare per primo  la marcia per l’ospedale,  strumentalizzando le varie associazioni vere difensori dell’ospedale - prosegue il capogruppo di Aria Nuova per Albenga -, perché aveva capito di essere in difetto nei confronti della città e di non aver messo a conoscenza la Regione di quello che veniva deliberato in consiglio e del malumore che c’era”. 

Se il sindaco è così convinto del contrario lo invito nuovamente a pubblicare i documenti di corrispondenza dei tre anni di mandato tra lui e la Regione a difesa dell’ospedale, senza girare intorno a scuse, accusando chi sta denunciando questa grave mancanza. Sono senza parole e molto perplesso di come si possa amministrare un ente non dicendo la verità ai cittadini, ma contento lui”. 

Per concludere, non posso far altro che paragonare questo spiacevole episodio alla bellissima favola di Collodi, lasciando ai lettori l’onere di assegnare la figura del protagonista principale con il naso di legno a chi riterranno più simile nei comportamenti dimostrati”. 

Il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis non gliele manda a dire: "Comprendiamo che il consigliere Distilo si trovi in grande difficoltà a portare avanti una battaglia pro ospedale contro la coalizione di Governo Regionale a cui lui appartiene e che tanto male sta facendo alla nostra Sanità, ma questo non giustifica le sue menzogne”.

Capisco che il consigliere Distilo senta la necessità di mettere in dubbio l'operato di questa Amministrazione – prosegue Tomatis -, ma con questo scredita anche l'operato degli uffici comunali, che lavorano con grande professionalità e competenza”. 

Non ho certo bisogno di dimostrare che, grazie alla solerzia degli uffici, ogni delibera nel momento in cui è pubblicata viene inviata alla Regione Liguria accompagnata da una mia lettera e che, come le delibere, inviamo anche tutte le richieste di incontro e eventuali integrazioni di documenti”. 

Il consigliere Distilo continua a mentire su un argomento che, invece, dovrebbe conoscere benissimo, perché ricopre anche il ruolo di presidente del Consiglio comunale e cioè i percorsi che le delibere di consiglio comunale devono seguire per legge. Dopo il consiglio comunale, ci sono tempi tecnici necessari a redigere i verbali e, a seguire, avviene la pubblicazione sull'albo pretorio. Solo allora l'atto amministrativo diventa esecutivo e solo in quel momento può essere diffuso. Quindi – conclude il primo cittadino di Albenga - oltre ai tempi tecnici di pubblicazione obbligatori per legge, ci sono anche dei ritardi non dipendenti dai nostri uffici, dei quali forse farebbe bene ad occuparsi, dal momento che viene pagato lautamente anche per questo, che è uno dei suoi compiti”.

 

Redazione

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