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Attualità | 28 maggio 2022, 12:50

Savona, il filmaker e documentarista Igor D'India incontra gli studenti del "Ferraris Pancaldo"

L'evento si è tenuto lo scorso 27 maggio presso l'aula Borsellino dell'Istituto savonese

Savona, il filmaker e documentarista Igor D'India incontra gli studenti del "Ferraris Pancaldo"

 

Dal fiume Oreto, vicino a Palermo, al Rio Negro, dall'Alaska al Belize, dal Laos a Cuba: un giro del mondo che parte dalla propria casa, alla scoperta delle zone  naturalistiche più suggestive della terra, compromesse da scarichi e rifiuti ad ogni latitudine, sopra e sotto il livello del mare. 

Documentare lo scempio che l'azione umana provoca sulla natura, quando anche in sede governativa non si possiede la cultura e la visione dell'impatto che hanno i nostri consumi quotidiani sull'ambiente. Diffondere le conoscenze e scoperte, a partire dalla scuola, alle nuove generazioni, anche attraverso i social, confidando nel cambiamento.

Questi i punti più significativi illustrati nell'intervento del filmaker e documentarista palermitano Igor D'India, alle classi 2AN -2BN-3AN, lo scorso 27 maggio presso l'aula Borsellino dell'I.I.S."Ferraris Pancaldo" di Savona.

L'incontro con i ragazzi è stato organizzato grazie all'impulso di SLAM, che investe nella realizzazione di progetti ambientalistici come quelli  che fanno capo alla Fondazione internazionale One Ocean, alle cui iniziative il "Ferraris Pancaldo" aderisce attraverso la sottoscrizione della Carta Smeralda. Facile intuire che Igor D'India ne sia testimonial d'eccezione.

"Sono uno che racconta una storia", così si definisce il filmaker che vanta  al suo attivo collaborazioni con le maggiori redazioni televisive nazionali che trattano da anni i temi naturalistici e ambientali come "Geo &Geo" o le produzioni realizzate da Licia Colò.

Tante sono le esperienze del giovane documentarista che parte come inviato per girare e fotografare sequenze di guerra, per approdare, con le proprie esperienze riprese nei filmati (tra le tante, un intero mese passato in una grotta per sperimentare un sistema di vita "estremo", la discesa in solitaria del fiume Yukon, tra Alaska e Canada, su una zattera), alla promozione della difesa ambientale, unica via per la sopravvivenza dell'uomo sul pianeta.

Studenti e insegnanti hanno saputo cogliere l'importanza dei temi trattati anche con interventi e curiosità, soprattutto sull'uso dei social come megafono per la diffusione di una cultura ambientale di svolta.

Per D'India, costruire una comunicazione adatta all'età dei destinatari è non solo fondamentale ma decisamente  più efficace per il raggiungimento di questi grandi ed urgenti obiettivi anche se "è nel lungo termine, purtroppo, che si cambia mentalità", afferma, soddisfatto di aver lanciato un ulteriore input "generazionale".

 

Comunicato stampa

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