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Attualità | 02 ottobre 2022, 18:24

Parte a singhiozzo la caccia al cinghiale. Ciocca, AtcSv1: "Procedure non facili da mettere in atto a breve"

Nell'ambito del levante savonese braccia incrociate per protesta: i cacciatori infatti non possono destinare le carni all'autoconsumo

Parte a singhiozzo la caccia al cinghiale. Ciocca, AtcSv1: "Procedure non facili da mettere in atto a breve"

Si è aperta la caccia al cinghiale oggi (domenica 2 ottobre, ndr) ma letteralmente a singhiozzo.

Dopo le procedure operative disposte dalla Regione Liguria a seguito delle note restrizioni a causa della peste suina africana che prevedono che nella zona I da Albissola a Savona e a salire verso l'entroterra, le carni di cinghiale potranno, dopo un apposito campionamento sanitario, essere destinate all’autoconsumo nella stessa area di restrizione in cui sono state cacciate, nella zona II da Albisola Superiore arrivando fino a Varazze comprendendo Stella, Sassello e Urbe i cacciatori invece non possono utilizzare la carne cacciata nella loro area ma dovranno bruciare le carcasse.

Per questo per protesta oggi hanno incrociato le braccia. E molti colleghi della zona I per solidarietà si sono fermati.

"Noi come Atc Savona 1 ci stiamo attivando per mettere in campo le procedure ma sul territorio non sono così facili da poterle attuare in tempi brevi. Speriamo in una settimana di riuscire a farlo, ci sono tante cose da eviscerale però - ha detto Franco Ciocca, Federcaccia, presidente Atc Savona1 - Vorremmo andare a caccia ma queste restrizioni mettono male. Sono state approvate due giorni prima, una cosa impossibile".

"Non è che noi non vogliamo collaborare, per i cacciatori le analisi ben vengano ma se sono sani perché dobbiamo mandarli al macero? Io personalmente non sono andato a caccia per solidarietà le squadre che non sono potute uscire".

Nelle squadre di caccia, come specificato dalla Regione dovranno partecipare 1 o 2 operatori formati con il corso dell’Istituto Zooprofilattico o delle AASSLL per il campionamento delle carcasse e la biosicurezza; grande attenzione verrà attribuita alla gestione dei capi abbattuti e allo stoccaggio. Tra i punti salienti le indicazioni relative all’organizzazione e alla gestione delle strutture designate dove saranno conservate e trattate le carcasse oltre alla modalità di gestione per lo smaltimento dei sottoprodotti.

“Abbiamo cercato di condensare un nucleo di regole chiare ed operative – aveva specificato l’assessore Alessandro Piana - per rendere possibile la ripresa della stagione venatoria senza allentare sulla sicurezza per scongiurare dannose chiusure o restrizioni. Ringraziamo i cacciatori che hanno, ancora una volta, accolto con grande responsabilità le indicazioni ministeriali e regionali”.

Nel frattempo gli ambiti territoriali di caccia Savona1 e Savona2 hanno firmato lo scorso 30 settembre un protocollo d'intesa per consentire ai cacciatori di caccia al cinghiale, che si trovano con la squadra di iscrizione, in zona I o II per la PSA, di poter essere ammessi all’ATCSV2 gratuitamente.

Luciano Parodi

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