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Attualità | 02 ottobre 2022, 12:23

Savona, Amministrazione decisa a riaprire il "Baci". Rossello: "Bando finora strada valutata più giusta. Determinati, ma cambieremo strategia"

L'assessore si toglie qualche sassolino dalle scarpe: "Dalla nuova proprietà solo dichiarazioni assurde. Mi auguro che ora il mondo imprenditoriale locale intervenga". E sullo striscione: "Comprendo l'esasperazione ma il paragone con la piscina non ha senso"

Savona, Amministrazione decisa a riaprire il "Baci". Rossello: "Bando finora strada valutata più giusta. Determinati, ma cambieremo strategia"

Sarà un ottobre più che caldo quello che graviterà intorno al Savona Calcio.

Dopo il doppio striscione dei tifosi sugli spalti dello stadio Briano e all'ingresso di Palazzo Sisto contro il nuovo corso societario e il comune, con in mezzo le dichiarazioni del presidente Massimo Cittadino che ha deciso che la società si defilerà, andando via e non mettendo più piede a Savona. 

Difficile parlare di fulmine a ciel sereno perché le problematiche, dal bando per la concessione dello stadio Bacigalupo, le dimissioni di Sebastiano Cannella, la mancanza di un campo per gli allenamenti e la composizione della rosa della squadra, non sono mancate. A questo punto rimane il fatto che è iscritta una squadra in Prima Categoria e che c'e un allenatore, Ermanno Frumento e i giocatori, pochi, che aspettano risposte sul futuro.

"Stiamo valutando e lo faremo il prima possibile per cercare di trovare una soluzione che porti a riaprire lo stadio". Così si è espresso l'assessore allo sport Francesco Rossello questa mattina dopo aver preso atto degli sviluppi delle ultime ore. Sia il sindaco Marco Russo che lo stesso assessore nell'annunciare che il bando era andato deserto avevano stoppato di fatto l'avvio di una trattativa privata, ipotesi paventata dal corso societario capitanato da Cittadino.

"Il bando è una strada che abbiamo valutato e considerato giusta perchè c'era stata una risposta da parte del Savona e una valutazione di un progetto serio di partecipare insieme ad altri soggetti (chiaro riferimento all'era Mordeglia e all'accordo con Savona Rugby/Veloce. ndr) ma non si e realizzata perchè l'ex presidente si era dimesso. Di fronte ad un soggetto che solo sui giornali dichiarava di avere grossi finanziamenti ci sembrava la cosa più idonea - ha continuato Rossello - La partita però è finita e siamo determinati sul fatto che il Bacigalupo deve riaprire, preso atto che questi soggetti non sono più in grado di fare proposte".

"Questi due mesi li abbiamo buttati ma non per colpa del comune e dobbiamo cambiare la strategia e la modalità, abbiamo bisogno di qualche giorno per fare valutazioni approfondite con i tecnici - prosegue l'assessore - Chiaramente sarà una valutazione che terrà conto del fatto che non c'e una società che si può far carico delle spese di ristrutturazione dello stadio".

A questo punto il comune potrebbe dar vita ai lavori urgenti per dare la possibilità alla squadra di calpestare il manto dell'impianto di via Cadorna, autorizzazioni federali permettendo? Potrebbe essere l'unica soluzione possibile, ricercando tra le pieghe del bilancio una cifra utile e non così onerosa per ripartire. Con nel prossimo futuro, in base a quello che sarà l'esito del piano di bacino, il pensiero di partecipare a dei bandi.

I tifosi però nel loro striscione hanno criticato l'amministrazione per via dello stanziamento di 600mila euro per il secondo lotto della piscina Zanelli. Cifra che secondo loro sarebbe stata più che utile per il restyling dello stadio.

"Comprendo l'esasperazione dei tifosi perchè il Savona sta attraversando e sta accadendo da tempo, uno dei periodi piu brutti. Il paragone con la piscina però non ha senso e non c'entra nulla, i 600mila euro sono una scelta importante che riguarda un investimento che faremo nei prossimi anni legati al finanziamento di un bando Pnrr, sono una risorsa che noi dobbiamo prevedere, da stanziare nei prossimi anni - ha puntualizzato - Nel bilancio 2022 lo stadio è una delle strutture su cui il Savona ha investito più risorse, siamo infatti intervenuti sul manto, gli spogliatoi e la recinzione del campo Comparato".

Non sono mancate poi ulteriori stoccate ai vertici della cordata romana. "Abbiamo assistito a dichiarazioni assurde, senza senso, ed è difficile capire quale fosse la loro strategia e dove volessero andare a parare - ha commentato ancora Rossello - Rifiuto di credere che un qualunque gruppo sconosciuto decida di iscrivere una società senza un progetto e che poi chieda al comune che gli venga regalato lo stadio".

L'ex assessore allo sport e attuale capogruppo della Lega Maurizio Scaramuzza dal suo profilo social ha rivolto un appello agli imprenditori savonesi per dare una mano alla squadra e portare a termine almeno la stagione in corso. 

Appello a cui si è associato Rossello: "Condivido Scaramuzza, c'è bisogno di uno scatto d'orgoglio da parte di chi ama Savona, la squadra e può dare un contributo considerando che mai come adesso il Savona non deve avere un progetto per tornare tra i professionisti ma di stabilità, recuperare dignità e cominciare a costruire qualcosa. Mi auguro che la città, il mondo imprenditoriale, tifosi che possono permettersi di dare un sostegno, intervengano, questo è un auspicio".

Luciano Parodi

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