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Una pietra d'inciampo e tre rose rosse in ricordo del cellese Angelo Arecco, deportato in Germania, che morì nel campo di concentramento di Gusen, sotto campo di Mauthausen in Austria, il 23 aprile 1945.
Questa mattina è stata posizionata vicino alla sua abitazione in via Trento 14 alla presenza del sindaco Caterina Mordeglia, gli assessori Giovanni e Giorgio Siri, il presidente dell'Anpi provinciale Renato Zunino, il presidente dell'Aned Savona-Imperia Simone Falco, la minoranza consiliare e gli studenti delle scuole medie cellesi.
Arecco era nato il 19 giugno del 1900 e fu arrestato il primo marzo del 1944 a Savona a seguito dello sciopero che era stato proclamato dai lavoratori delle fabbriche delle regioni d'Italia che erano occupate dai tedeschi e dai fascisti.
La pietra d'inciampo è stata realizzata dopo una proposta della minoranza consiliare di Uniti per Celle, accolta dall'amministrazione, ed era stata creata una commissione ad hoc composta dal presidente Alberto Vigna (consigliere di minoranza) e gli assessori Giorgio Siri e Stefania Sebberu.
