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Attualità | 01 febbraio 2023, 16:00

Ex chiosco Girasole di Piazza del Popolo, già due le manifestazioni d'interesse: scadenza dell'avviso il 9 febbraio

Meles: "Si potevano coinvolgere le organizzazioni del terzo settore, le associazioni di categoria per cercare di capire ed attirare delle prime idee da chi è già strutturato". Arci ha pensato all'utilizzo come bookcrossing/accoglienza

Ex chiosco Girasole di Piazza del Popolo, già due le manifestazioni d'interesse: scadenza dell'avviso il 9 febbraio

Sarebbero già due le manifestazioni d'interesse presentate con l'avviso che scade il prossimo giovedì 9 febbraio.

Questo lo sviluppo che sarebbe emerso nella prima commissione consiliare a Savona sull'ex chiosco "Girasole" di Piazza del Popolo per il quale  

Il comune nel febbraio del 2022 aveva chiesto e poi ottenuto il dissequestro dal Tribunale ottenendo le chiavi.

Con l'acquisizione delle manifestazioni di interesse l'amministrazione comunale vuole verificare la presenza di soggetti potenzialmente interessati a partecipare ad una eventuale successiva procedura di gara per la concessione in uso dell'immobile e raccogliere proposte per la destinazione funzionale dell'immobile.

"L'avviso, la cui finalità è un'indagine di mercato, non costituisce promessa di contrattazione, né diritto di opzione né invito ad offrire, né offerta al pubblico, né promessa al pubblico e, pertanto, le manifestazioni di interesse che perverranno non saranno in alcun modo vincolanti per l'amministrazione comunale che rimane libera, a proprio insindacabile giudizio, di interrompere, di modificare o cessare in qualsiasi momento la presente procedura e di avviare altra procedura, ovvero di modificare e revocare l'avviso medesimo - avevano spiegato dal comune - L'esito dell'indagine di mercato servirà unicamente ad orientare l'azione futura dell'Amministrazione comunale riguardo la fattibilità e modalità di una successiva gara ad evidenza pubblica, avente ad oggetto la concessione dell'immobile".

I soggetti interessati dopo aver preso atto dello stato di degrado dell'immobile potranno manifestare il proprio interesse a valorizzarlo tramite un intervento di ristrutturazione che, oltre a migliorarne le prestazioni edilizie, strutturali ed impiantistiche, ne riqualifichi e rivaluti l'uso, nel rispetto dello strumento urbanistico, proponendo eventuali, nuove destinazioni finalizzate allo svolgimento di attività economiche o attività di servizio per i cittadini.

"Il Comune di Savona potrà valutare la compensazione parziale o totale del canone al fine di incentivare l'investimento del concessionario, da individuati a mezzo di successiva gara ad evidenza pubblica. Verranno, inoltre, valutate positivamente progettualità da attivare in sinergia con il Comune che valorizzino e animino l'intera area (giardini, palco, etc.) anche con il coinvolgimento delle associazioni e del tessuto commerciale" avevano puntualizzato dall'amministrazione.

Il contratto di concessione, che sarà precisata al momento dell'avvio di una eventuale gara, avrà una durata minima di sei anni e il concessionario potrà recedere dal contratto con preavviso scritto di sei mesi. Il futuro concessionario eseguirà a proprie totali cura e spese i lavori di adeguamento e adattamento (ordinari e straordinari) connessi e necessari al tipo di attività che intende svolgere nell'immobile tramite autorizzazione e verifica da parte degli uffici comunali. Saranno a carico dello stesso gli interventi di manutenzione ordinaria dell'immobile per l'intera durata del rapporto. A carico invece del Comune proprietario gli interventi di manutenzione straordinaria successivi.

Il concessionario assumerà a proprio carico per tutta la durata del rapporto gli oneri accessori (allacciamenti e consumi di acqua, luce, gas, riscaldamento, ecc.) ed ogni tassa, tributo ed imposta diretta o indiretta inerente il rapporto oltre agli oneri assicurativi.

"L'immobile è già disponibile e non ci sarebbero oneri pregressi che abbiamo ereditato dalle precedenti gestioni" ha spiegato l'assessore al bilancio Silvio Auxilia rispondendo alle domande del consigliere Fabio Orsi che ha chiesto inoltre se l'attuale configurazione del bene ha solo una destinazione esclusivamente commerciale o è compatibile con altre destinazioni.

Il consigliere di Andare Oltre Luca Aschei ha ricordato inoltre i problemi di sicurezza della zona e che oltre alla manifestazione d'interesse dovrebbe essere coinvolta la cittadinanza rendendo frequentata la piazza.

"Questa delibera vada nella direzione di occupare gli spazi pubblici di provare a ravvivare quella zona - il commento del consigliere di Sinistra per Savona Marco Ravera - è una notizia positiva per la città. Non è il Bronx, certo che ci sono delle criticità".

"Non è sbagliata la strada dell'indagine esplorativa ma forse si poteva ragionare in un modo diverso coinvolgendo le organizzazioni del terzo settore, le associazioni di categoria per cercare di capire ed attirare delle prime idee da chi è già strutturato" ha specificato il consigliere del M5S Manuel Meles.

Una proposta, inviata al comune tra le 32 dei patti di collaborazione, per l'utilizzo del chiosco è stata presentata anche da Arci che ha pensato all'utilizzo come bookcrossing/zona di accoglienza.

Luciano Parodi

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