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Attualità | 30 maggio 2023, 15:52

Finale, il Comune vuole provarci per le ex aree Piaggio: "Occasione unica di creare sviluppo e opportunità per la città"

L'asta del Tribunale fallimentare torinese dovrebbe tenersi subito dopo l'estate: base di circa 13 milioni, l'ente potrebbe presentare un'offerta irrevocabile del 75%

Finale, il Comune vuole provarci per le ex aree Piaggio: "Occasione unica di creare sviluppo e opportunità per la città"

Finale proverà a riappropriarsi delle vecchie aree lasciate inoccupate da Piaggio Aerospace per riqualificare il suo distretto più a ponente.

Il trasferimento dello stabilimento a Villanova d'Albenga, avviato nel 2014, ha lasciato nel territorio comunale una ferita ancora aperta nel panorama urbanistico cittadino con evidenti segnali di degrado, nonostante alcune demolizioni successive. Il tutto acuito dal fallimento, decretato 15 novembre 2022 dal Tribunale di Torino, della FinalMare SpA, società proprietaria del sito per il cui futuro, partendo dal 2008, sono arrivate solamente bocciature dei progetti presentati.

Nelle scorse settimane, a seguito dell'emissione del decreto di liquidazione giudiziale e del lavoro del perito incaricato, il tribunale torinese ha stimato il valore delle aree, stimato in 13 milioni, e i tempi necessari per la loro trasformazione e rivendita, pari a circa 11 anni.

Tempistiche relativamente lunghe che hanno così spinto l'Amministrazione Frascherelli a tentare quello che avrebbe tutte le caratteristiche di un'operazione imponente per l'ente pubblico nei costi ma che potrebbe sottrarre l'ampia porzione di territorio a una temuta speculazione edilizia.

"Non c'è una vera e propria trattativa, è un ragionamento fatto all'interno della Giunta e dell'Amministrazione - ha spiegato il sindaco in Consiglio Comunale - Il curatore è stato fermo nel comunicarci l'intenzione di andare in asta entro settembre, o comunque dopo l'estate. Ciò che potremmo fare e che ci viene riconosciuto dal codice civile, è presentare un'offerta irrevocabile prima dell'asta che corrisponda almeno al 75% del valore (circa 10 milioni). Se questa verrà resa pubblica e messa a base d'asta poi potranno partecipare alla stessa anche soggetti privati, ovviamente con la possibilità di rilanciare".

Se ciò non dovesse accadere "l'idea è quella di ricorrere a chi ci fornirà il credito più conveniente - ha sottolineato il primo cittadino - dando poi vita a un momento partecipativo, perché non solo va ricercato il denaro per acquistare le aree ma va anche costruito un progetto condiviso il più possibile per recuperare quelle aree. E' un'occasione unica, sarebbe un peccato non provarci".

"Quella è una delle poche aree sul mare in Italia sdemanializzate, il proprietario nel caso diventerebbe titolare anche della spiaggia e quindi immaginate cosa si potrebbe ricavare. Lo spirito e il modo con cui un Comune trasformerebbe l'area è diverso da quello del privato, cercando di creare sviluppo e opportunità per la nostra città. E' un'occasione che sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire" ha chiosato Frascherelli.

Mattia Pastorino

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