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Attualità | 16 gennaio 2025, 19:16

Dissesto idrogeologico e industria, le fragilità della Valbormida nell'incontro di Cgil: "Non più rinviabile l'impegno sulle prospettive"

I vertici del sindacato chiedono investimenti per mantenere e rilanciare gli insediamenti delle aree interne. Donati anche 15mila euro ad associazioni che hanno subito i danni dell'ultima alluvione

Sono stati il dissesto idrogeologico, il lavoro e le politiche industriali in Valbormida l'argomento dell'incontro pubblico organizzato quest'oggi dalla Cgil a Carcare, al quale hanno partecipato la segretaria nazionale Cgil Lara Ghiglione, il sindaco di Carcare Rodolfo Mirri col collega di Cairo Montenotte Paolo Lambertini, il vicepresidente del Consiglio Regionale Roberto Arboscello, l'assessore regionale Paolo Ripamonti Liguria, oltre a Tiziana Satta (rsu Trench Italia) e Sonia Moretti (dipendente Semar). 

Un appuntamento che ha preceduto l'inaugurazione della nuova sede della Protezione Civile locale.

Una maggior attenzione da parte delle istituzioni al territorio (valligiano e non solo) e l'attivazione di percorsi per la sua messa in sicurezza, sia per tutelare la popolazione sia per la salvaguardia delle aziende, è ciò su cui da tempo la Cgil di Savona chiede un impegno.

Secondo quanto emerso nell'incontro, nel savonese si è ancora molto indietro rispetto alla manutenzione e alla costruzione di infrastrutture che, nel rispetto dell’ambiente, lo rendano appetibile per nuovi investimenti in campo economico e produttivo. Il tutto mentre il cambiamento climatico che non fa che peggiorare questa condizione e indebolire la stessa competitività del territorio, rendendo ancora più fragile l’apparato produttivo e industriale della provincia.

“Non è più rinviabile un impegno sulle prospettive dell'industria nel savonese - commenta Andrea Pasa - nel tempo si è assistito ad un processo di arretramento strutturale che ha lasciato profonde ferite non solo sul piano economico e sociale ma anche sull'uso del territorio”.

Per la Cgil, in Valbormida lo sviluppo deve essere mirato al consolidamento strutturale di quanto esistente, come la filiera dell’automotive e lo storico comparto del vetro e nel contempo si deve mirare a reindustrializzare le tante aree disponibili pronte a ricevere investimenti pubblici e privati ad alto contenuto tecnologico in collegamento con il Campus Universitario di Savona e compatibili con l’ambiente.

Per Maurizio Calà esiste un problema specifico per le aree interne: “In Liguria si parla spesso di nuove grandi opere e si tralascia la messa in sicurezza del territorio a la manutenzione delle opere infrastrutturali di queste aree dalle quali dipende la tenuta dei sistemi economici locali.  E’ necessario che Regione, Comuni e parti sociali, su ambiti specifici e aree interne, discutano di come mettere a disposizione nuove risorse per mantenere e rilanciare il tessuto produttivo industriale. Sull’occupazione in Liguria è necessaria una inversione di tendenza che riporti la qualità del lavoro al centro dell’agenda politica delle istituzioni affinché si creino le condizioni per ridare dignità a lavoratrici e lavoratori”.

"Un ulteriore momento di condivisione con il territorio per affrontare le priorità dell'entroterra. Come Regione Liguria stiamo lavorando per mettere a terra sostegni attraverso bandi e rifinanziamenti alle aziende. L'obiettivo è garantire la piena ripresa dell'Area di Crisi Complessa del Savonese, che è tra le più performanti d'Italia, garantendo massima vigilanza sulle vertenze sindacali come Funivie e Piaggio Aerospace" ha invece detto l'assessore regionale alle Aree di Crisi Complessa Paolo Ripamonti a margine del convegno.

"Esprimo inoltre solidarietà - ha aggiunto Ripamonti - alle lavoratrici e ai lavoratori che stanno vivendo momenti difficili a causa dell'alluvione dello scorso ottobre. In questo senso, l'apertura di una nuova sede della Protezione Civile a Carcare è un segnale di forza per tutto il territorio. A tutti i volontari auguro, da parte mia e dell'assessore Giacomo Giampedrone, buon lavoro".

Durante il pomeriggio sono stati inoltre consegnati i tre contributi da 5mila euro ciascuno alla S.O.M.S e alla Croce Bianca di Cairo Montenotte e alla Protezione Civile carcarese. “Grazie a questo gesto concreto, sostenuto dalla Cgil Liguria insieme alle camere del lavoro degli altri territori e alle categorie, al quale si è aggiunta la cifra raccolta dalla sottoscrizione che la Cgil savonese ha effettuato tra i propri  dipendenti, distaccati e collaboratori, abbiamo potuto manifestare la nostra solidarietà al territorio colpito dall’alluvione di ottobre” commentano il segretario generale della Camera del Lavoro di Savona Andrea Pasa e Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria.

Redazione

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