Un errore amministrativo commesso dall’operatore Asl ha fatto saltare l’esame del sangue domiciliare di una signora anziana di Albenga: “Deve ripetere la pratica e pagare di nuovo il ticket”, le è stato detto, pur riconoscendo l’errore.
Il figlio dell’86enne si era recato il 10 gennaio allo sportello Asl di via Trieste per prenotare il prelievo domiciliare. “Dopo aver pagato il ticket al Cup dell’ospedale, mi è stato confermato che sarei stato contattato telefonicamente dal servizio Adi (Assistenza Domiciliare Integrata, ndr)», racconta. Tuttavia, il 20 gennaio, non avendo ricevuto alcuna comunicazione, ha deciso di contattare direttamente il servizio”.
“Mi viene detto che, a causa di un errore effettuato dallo sportello Cup, purtroppo per mia madre, pur essendo stata inserita nella lista dei prelievi domiciliari, non si sarebbe potuto ottemperare poiché erano stati prenotati in ospedale il 13 gennaio”, spiega il figlio, incredulo. L’unica soluzione proposta è stata rifare l’intera procedura, inclusa la richiesta del medico e un nuovo pagamento del ticket. In pratica, il caso è stato trattato come uno di quelli in cui un esame viene prenotato ma il paziente non si presenta. Proprio per contrastare tali situazioni, le prestazioni prenotate e non disdette entro i termini previsti non vengono rimborsate da Asl 2.
“Preciso che mia mamma è molto anziana, ha subito un intervento chirurgico recentemente e in famiglia saremmo stati disponibili ad accompagnarla. La cosa che ci lascia sbigottiti, però, è il dover pagare nuovamente il ticket”, sottolinea il figlio.
Asl 2, interpellata sulla vicenda, ha precisato: «La vicenda in questione ha avuto origine da un disguido amministrativo, prontamente preso in carico dagli uffici competenti dell'Asl al fine di garantire una soluzione rapida ed efficace. Il personale dell’Adi si è già attivato per contattare il figlio della signora per gli accordi necessari e il prelievo richiesto verrà effettuato direttamente presso il domicilio della signora. L'intervento sarà eseguito senza alcun costo aggiuntivo e senza necessità di corrispondere ulteriori pagamenti di ticket. Abbiamo anche dato indicazioni sulle modalità di richiesta per l’esenzione per le volte successive. Ci scusiamo per l'errore umano verificatosi e ci impegniamo a cogliere l’occasione per ottimizzare ulteriormente le nostre procedure operative».
Nel frattempo, la signora ha scelto di rivolgersi a una struttura convenzionata presente sul territorio.