"Siamo molto preoccupati perché sono passati più di cento giorni dall’insediamento di Bucci in Regione ma il tema del rigassificatore è rimasto lettera morta. Mentre Bucci in campagna elettorale si era profuso in dichiarazioni che esprimevano tutta la sua contrarietà al trasferimento di Golar Tundra a Vado Savona, concetto ribadito in un consiglio regionale a dicembre e poi confermato il 7 gennaio, quando è stato approvato dal consiglio regionale all’unanimità un nostro ordine del giorno che chiedeva alla Giunta e al presidente atti concreti per evitare il trasferimento del rigassificatore. Così il consigliere regionale del Partito democratico Roberto Arboscello che ha presentato un’interrogazione in aula sul rigassificatore.
"Oggi, però, a oltre un mese e mezzo da quell’ordine del giorno è ancora tutto fermo: nulla è stato fatto. Una Giunta completamente inerte non si è adoperata neanche a programmare un incontro con il Ministero o il Governo per definire una volta per tutte la situazione. Non solo, sono contravvenuti anche all’ordine del giorno approvato. Stanno lasciando un territorio nel limbo di una risposta che non arriva. In questa inerzia totale, però, l’iter di trasferimento sta andando avanti, perché nessuno sta fermando il procedimento di Via, nessuno ha chiuso il capitolo della nomina di un commissario, che non serve più, e nessuno sta interloquendo con il Governo".
"In tutto questo tempo ci saremmo aspettati, a fronte di quell’ordine del giorno, un’interlocuzione forte del presidente Bucci e della Giunta contro il rigassificatore affinché il governo si esprimesse, una volta per tutte, in modo chiaro e inequivocabile per uno stop. Invece non è stato fatto nulla confermando come questo centrodestra rimane sempre fermo alle parole e alle promesse da campagna elettorale", conclude Arboscello.