/ Attualità

Attualità | 01 luglio 2025, 07:55

Benvenuto luglio, il mese di Giulio Cesare e tanto altro

Curiosità da sapere sul mese che evoca vacanze, spiagge e divertimento

Benvenuto luglio, il mese di Giulio Cesare e tanto altro

Benvenuto luglio! E buon viaggio, perché in tanti scelgono per le ferie proprio questo mese, il settimo dell’anno secondo il calendario gregoriano e il secondo mese dell’estate nell’emisfero boreale (dell’inverno nell’emisfero australe).

È da sempre considerato il mese di massima fioritura e di abbondante raccolta dei frutti della terra. Per questo motivo i Romani lo consacrarono a Giove, padre di tutti gli dei. Le parole d’ordine di questo periodo sono le stesse tutti gli anni: sole, mare, relax e soprattutto vacanze!

Giornate mondiali di luglio

Nel corso di questo mese cadono diverse celebrazioni, come, per esempio, la Giornata internazionale del bacio (6 luglio), del rock (13 luglio), delle emoji (17 luglio), degli scacchi (20 luglio) e quella dell’amicizia (30 luglio). Ricordiamo, poi, che il 27 del mese è la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, mentre il 18 cade il Nelson Mandela International Day.

Il cielo di luglio

Dal punto di vista astronomico, luglio è un periodo favorevole per l’osservazione del cielo, in particolare della Via Lattea e di numerosi campi stellari. Immancabili le stelle cadenti. Nella prima decade del mese saranno attive le gamma Draconidi, il cui momento di massima intensità è atteso per il 7 luglio, e le Pegasidi, che ci regaleranno molti desideri nella notte tra il 9 e il 10 luglio.

La Luna sarà protagonista di un altro spettacolo il 10 luglio. Il nostro satellite raggiungerà la fase di piena alle ore 22.37. Ovviamente a quell’ora dovrà esserci bel tempo, ma potremmo ammirare la cosiddetta Luna piena del Cervo anche la sera precedente e quella successiva. È infatti in questo periodo dell'anno che, sulle teste dei giovani cervi maschi, spuntano i nuovi palchi di corna. Entro la fine di luglio, i palchi di corna della maggior parte dei cervi sono completamente formati e inizia il processo di indurimento

Devozione al Preziosissimo Sangue di Gesù

Tradizionalmente il mese di luglio è dedicato dalla Chiesa alla devozione del Preziosissimo Sangue di Gesù. Il Sangue di Cristo è la prova inconfutabile dell’amore del Padre celeste per ogni uomo, nessuno escluso. Tutto questo è stato ben sottolineato da San Giovanni XXIII, devoto al Sangue del Signore fin dall’infanzia, quando in famiglia ne sentiva recitare le speciali Litanie.

Secondo la tradizione, il soldato Longino che trafisse con la lancia il costato di Gesù crocifisso, avrebbe raccolto in un vaso il sangue che sgorgò dalla ferita e cadde a terra. Longino, poi convertitosi, fuggì in Italia. Egli si sarebbe fermato a Mantova nel 37 d.C., sotterrando la preziosissima reliquia in una piccola cassetta di piombo, con sopra la scritta Jesu Christi Sanguis. In questo luogo fu edificata la basilica di Sant’Andrea. Nell’anno 804, fu riportata alla luce la cassettina accanto alla sua tomba e la reliquia fu ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa Cattolica e approvata per il culto da papa Leone III. Nel corso del tempo, la Chiesa ha sviluppato varie feste del Preziosissimo Sangue, ma solo nel XIX secolo è stata istituita una festa universale.

Durante la Prima Guerra di Indipendenza, Papa Pio IX andò in esilio a Gaeta insieme a don Giovanni Merlini, terzo superiore generale dei Padri del Preziosissimo Sangue. Mentre la guerra ancora infuriava, Merlini suggerì al Pontefice di istituire una festa universale del Preziosissimo Sangue per chiedere l’aiuto divino per porre fine alla guerra e riportare la pace a Roma. Il 30 giugno 1849, Pio IX dichiarò l’intenzione di creare una festa in onore del Preziosissimo Sangue. La guerra finì presto e il Papa tornò poco dopo a Roma.

Il 10 agosto 1849 rese ufficiale la sua dichiarazione e proclamò che la prima domenica di luglio venisse dedicata al Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo. In seguito papa Pio X stabilì il 1° luglio come data per questa celebrazione. Papa Paolo VI, con la riforma del Calendario liturgico, la unì alla festa del “Corpus Domini”, che da allora si celebra in tutta la Chiesa come “Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo”.

Perché luglio si chiama così

Luglio si chiama così in onore di uno dei personaggi più importanti della storia, Giulio Cesare (Gaius Iulius Caesar) che nacque proprio in questo mese dell'anno, il 12 del 100 a.C.. Il console, oratore, scrittore, politico, militare dell’Antica Roma (e potremmo andare avanti per un bel po’) tra le sue tante imprese, ha contribuito alla realizzazione del calendario così come lo intendiamo oggi.

È, infatti, grazie a Cesare che per noi un anno conta 365 giorni e che inizia a gennaio (Ianaurius), mese dedicato al dio Giano che sognava il passaggio da un anno a un altro. Fu proprio Giulio Cesare, infatti, a creare il calendario giuliano, nel 46 a.C., secondo il ciclo delle stagioni di Sosigene, un astronomo greco. Anche l'anno bisestile ogni quattro anni è tutta opera sua. Ed è per questo che Marco Antonio, dopo la morte di Giulio Cesare, ha deciso di dedicare al console romano un mese dell'anno, denominandolo in suo onore, e si tratta proprio di luglio, il mese in cui era nato che passò da Quintile, in latino Quintilis (cioè "quinto" mese dell'anno secondo il calendario romano di 10 mesi che iniziava con marzo e finiva con dicembre; i mesi di gennaio e febbraio furono inseriti nel calendario romano dal re Numa Pompilio, il secondo re di Roma, nel VII secolo a.C.; febbraio era quindi l'ultimo mese dell'anno nell'antico calendario romano) a Iulius, per Giulio (Iulius) Cesare.

Oggi noi seguiamo il calendario gregoriano, stabilito nel 1582 da Papa Gregorio XIII, versione successiva (e leggermente modificata) del calendario giuliano in cui, però, resta ancora la denominazione di luglio per il mese dedicato a Giulio Cesare.

Il latino Iulius ha dato poi vita alle tante varianti nelle lingue neolatine: in spagnolo si chiama Julio, in francese Juillet, in rumeno Iulie, in portoghese Julho. Anche nelle lingue non neo-latine è rimasta la stessa radice: in inglese si chiama July, in tedesco Juli. 

In futuro anche Ottaviano Augusto avrebbe avuto il suo mese: il mese di agosto. Ma questa è un’altra storia.

Silvia Gullino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium