/ Attualità

Attualità | 28 luglio 2025, 16:25

Guerre nel mondo, il vescovo Borghetti invoca la pace: “E' un dovere morale. Il grido delle vittime ci interpella”

Il riferimento in particolare alle situazioni di conflitto in Terra Santa e Ucraina: “Un appello alle coscienze, nella verità e nel dialogo, senza condannare alcuno né dividere”

In un momento storico segnato da conflitti, distruzione e sofferenze umane, il vescovo della Diocesi di Albenga-Imperia, monsignor Guglielmo Borghetti, lancia un accorato appello alla pace e invita l’intera comunità diocesana alla preghiera e alla solidarietà.

«In questo tempo travagliato, il grido delle vittime delle guerre si alza potente in ogni parte del mondo e ci interpella». Comincia così il suo messaggio, col quale denuncia con forza la drammaticità dei conflitti in corso, in particolare in Terra Santa e in Ucraina, e richiama i fedeli alla responsabilità morale di reagire attraverso la preghiera, il dialogo e la solidarietà.

«Come ha giustamente affermato il Santo Padre, Leone XIV, “tutto questo non è giustificabile” - continua - E facendo eco alle parole del Patriarca Latino di Gerusalemme, Card. Pierbattista Pizzaballa, desideriamo dire con chiarezza: “Non abbiamo nulla contro il mondo ebraico e non vogliamo assolutamente apparire come coloro che vanno contro la società israeliana e l'ebraismo, ma abbiamo il dovere morale di esprimere con chiarezza e franchezza la nostra critica alla politica che questo Governo sta adottando a Gaza”».

Il vescovo richiama poi l’attenzione sulla tragedia ucraina, evidenziando come la guerra continui a colpire duramente la popolazione civile: «Non possiamo restare indifferenti di fronte alla tragedia che continua a consumarsi in Ucraina, dove il conflitto armato sta mietendo vittime innocenti, distruggendo famiglie e seminando paura. Notizie recenti parlano di attacchi incessanti, di bambini feriti e di città devastate. Anche lì, come altrove, la dignità umana viene ferita ogni giorno. E così in molte altre regioni del mondo, sebbene con minore attenzione da parte nostra».

Nel suo invito alla comunità diocesana, Borghetti specifica: «Si tratta di un appello alle coscienze, nella verità e nel dialogo, senza condannare alcuno né dividere. Per questo, come Comunità ecclesiale, rivolgo l'invito a moltiplicare le occasioni di preghiera, invocando il dono della pace e chiedendo con forza la cessazione delle ostilità, ovunque esse feriscano la dignità umana».

Da qui la richiesta concreta rivolta a tutto il territorio: «Invito tutte le Parrocchie, le Associazioni, i Gruppi Ecclesiali e ogni persona di buona volontà della Diocesi a promuovere momenti di adorazione, liturgie penitenziali, recite del Rosario e iniziative di solidarietà, pubblicizzandoli adeguatamente».

Il messaggio si chiude con una preghiera che è anche un auspicio: «Che il Signore della Pace tocchi i cuori, ci apra alla compassione e ci renda costruttori di fraternità».

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium