/ Al Direttore

Al Direttore | 09 agosto 2025, 07:07

Savona, un lettore: "La città da aspirante capitale della cultura a conclamata capitale della spazzatura"

Riceviamo e pubblichiamo

Savona, un lettore: "La città da aspirante capitale della cultura a conclamata capitale della spazzatura"

Le criticità riguardanti il nuovo sistema di conferimento e ritiro dei rifiuti nelle zone della città non servite dai cosiddetti cassonetti intelligenti sono talmente evidenti e oggetto di quotidiane lamentele che appare davvero incomprensibile “l’accanimento terapeutico” attuato dal Comune e dalla società di gestione. L’insistenza con la quale questo sistema viene sostenuto è sorprendente: come può essere considerato migliorativo dato che nel giro di qualche settimana ha trasformato la nostra città da aspirante capitale della cultura a conclamata capitale della spazzatura? E si, perché sebbene non sia mai stata una città particolarmente pulita - bisogna ammetterlo – Savona è diventato il capoluogo più sozzo della regione. Ma era così difficile installare i nuovi cassonetti dappertutto invece di favorire soltanto in centro città? Una volta la plastica veniva conferita nell’apposito contenitore, invece ora viene lasciata su strada, alla mercé degli animali e delle bizze del tempo. E il vetro? Una volta era conferito nel suo contenitore, vicino agli altri cassonetti (quelli deficienti), ora è isolato e bisogna raggiungerlo separatamente: proprio un bel esempio di efficienza. Non vale affermare che sono stati raggiunti livelli mai visti di raccolta differenziata, giacché tale risultato sarebbe stato raggiunto ugualmente con la distribuzione diffusa dei contenitori intelligenti senza costringere gli utenti/contribuenti a subire gli enormi disagi che gli sono imposti. Appare davvero incomprensibile l’ottimismo espresso dai responsabili di questo disastro. È invece facile prevedere un esponenziale peggioramento della situazione. Riconoscere gli errori e correggerli invece di perseverare non sarebbe affatto disonorevole, anche se l’erronea valutazione del progetto iniziale fosse effettivamente attribuibile ad altri; sarebbe piuttosto un bel segno di maturità, sia politica che manageriale, ma soprattutto una manifestazione di rispetto verso i propri cittadini. Insistere testardamente con queste modalità, costi quel che costi, dimostra l’esatto contrario.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium