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Savona | 20 agosto 2025, 12:55

Il rigassificatore non sarà spostato a Vado, Rossello: "Chi ha sostenuto inizialmente il progetto prova a negare responsabilità che invece gli rimangono ben incollate addosso"

"Toti aveva ricevuto l’appoggio incondizionato di tutta la sua maggioranza che, evidentemente, lo aveva mal consigliato e non era stata in grado di comprendere a fondo l’assurdità della proposta"

Il rigassificatore non sarà spostato a Vado, Rossello: "Chi ha sostenuto inizialmente il progetto prova a negare responsabilità che invece gli rimangono ben incollate addosso"

Soddisfazione per le parole del Ministro Gilberto Pichetto Fratin ma anche ironia e sdegno velatamente, senza un chiaro riferimento ma che si dirigono verso il consigliere regionale Angelo Vaccarezza.

L'assessore del comune di Savona Francesco Rossello è intervenuto dopo che il titolare del Dicastero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha annunciato che la nave rigassificatrice Italis Lng da Piombino non si sposterà in Liguria, a Vado Ligure.

Pichetto Fratin stesso propose la rada vadese con l'assenso dell'ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ma con le sue dimissioni, le elezioni e la nomina di Marco Bucci in una sorta di "accordo elettorale" è stato deciso che il rigassificatore non troverà casa nel savonese. Anche dopo un diniego del consiglio regionale. Seppur la procedura normativa sia ancora in piedi.

"Le dichiarazioni del Ministro Pichetto Fratin sono autorevoli e non possono che trovare la nostra piena approvazione e soddisfazione. Ovviamente noi continueremo a tenere alta la guardia, considerando che la procedura non si è ancora formalmente chiusa - spiega l'assessore savonese - Per il resto, continuiamo a pensare che la miglior conclusione di questa vicenda sarebbe stata quella di non aprirla mai".

Non sono mancate poi le stoccate a Vaccarezza e alle sue dichiarazioni di sodisfazione di oggi (leggi QUI), dopo che comunque da ex membro della lista Toti aveva appoggiato la scelta di collocare la nave tra Savona e Vado per poi cambiare idea durante la campagna elettorale.

"Oggi sono tutti contro al rigassificatore e di questo siamo contenti, ma non dimentichiamo che se da due anni si parla di trasferire l’impianto da Piombino nella rada di Savona - Vado è perché l’allora Presidente Toti ha dato la disponibilità della Regione al Governo, indicando specificatamente l’area della nostra rada, palesemente inadeguata ad ospitare la nave - puntualizza Rossello - All’epoca, Toti ha ricevuto l’appoggio incondizionato di tutta la sua maggioranza che, evidentemente, lo aveva mal consigliato e non era stata in grado di comprendere a fondo l’assurdità della proposta. Da allora è iniziato una mobilitazione straordinaria della società civile e dei comuni che si sono stretti in una posizione unitaria. Allo stesso tempo, tutto ciò ha comportato un grande dispendio di energie, anche economiche, da parte delle amministrazioni locali che si sono dovute affidare a tecnici qualificati per sostenere ed argomentare le proprie posizioni".

"Per questo chi, tra coloro che hanno sostenuto inizialmente il progetto, prova a sostenere che alla fine non è successo niente, quindi va bene così e tutti contenti, prova a negare responsabilità che invece gli rimangono ben incollate addosso" conclude l'assessore di Savona.

Luciano Parodi

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