Nel Consiglio comunale dello scorso mercoledi è stato approvato, con un voto condiviso dalla maggioranza di "La nostra città" e dalla minoranza di "Uniti per Albisola" la mozione dal titolo “Albisola Superiore ripudia la guerra. Stop a tutte le guerre in corso”.
"Se pur simbolico, si tratta di un atto dovuto a seguito di una escalation di eventi a livello Internazionale che non potevano più nè essere ignorati nè passare inosservati - ha detto la capogruppo di maggioranza Francesca Scarponi - Tengo inoltre a ringraziare l'ANPI delle Albisole - sezione Saettone-Ferrari-Casarino - per aver portato alla nostra attenzione un appello avente oggetto: 'Conflitto in Gaza e Cisgiordania', il quale è stato per noi fonte di spunto per la stesura del testo condiviso".
"Un atto simbolico ma di grande valore civile, perché la difesa della pace non conosce bandiere né appartenenze: è una responsabilità comune - spiega la capogruppo di opposizione Stefania Scarone - Abbiamo voluto riaffermare un principio fondamentale sancito dall’articolo 11 della Costituzione: 'L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli'".
"Oggi nel mondo si contano oltre 50 conflitti attivi, milioni di sfollati, migliaia di vittime innocenti - continua Scarone - Dall’Ucraina alla Palestina, dal Sudan alla Siria, la violenza continua a colpire civili, donne, bambini, ospedali e scuole, distruggendo ogni valore umano. Con questa mozione abbiamo: condannato tutte le guerre e ogni forma di violenza, terrorismo e sopraffazione; denunciato la catastrofe umanitaria in Gaza, che ha superato ogni limite di umanità e diritto; chiesto al Governo italiano di attivarsi per il mantenimento del cessate il fuoco, per l’apertura di corridoi umanitari permanenti e per il riconoscimento dello Stato palestinese, come previsto dalle risoluzioni ONU; invitato i Comuni italiani, tramite ANCI, a unirsi in un documento comune per la pace e la difesa dei civili; promosso l’impegno delle istituzioni locali per il dialogo, la solidarietà e l’educazione alla pace".
"La pace non è un sogno irrealizzabile, ma una scelta quotidiana di umanità. Ogni comunità, anche la più piccola, può fare la differenza scegliendo di alzare la voce contro la guerra e contro l’indifferenza - conclude la consigliere di minoranza - Oggi Albisola Superiore si unisce al coro di chi chiede la fine dei conflitti, ovunque nel mondo. Perché la pace non è un’opzione: è un dovere. Il Mahatma Gandhi diceva: 'Non c’è via per la pace, la pace è la via'".














