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Cronaca | 08 novembre 2025, 12:45

Rubano una moto in via Chiappino e vengono fermati in via Nazionale Piemonte: arrestati dai carabinieri un 25enne e un 53enne

Disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e per uno dei due il divieto di dimora nel savonese

Pattuglia dei carabinieri in Piazza Mameli

Pattuglia dei carabinieri in Piazza Mameli

Prosegue senza sosta l’attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Savona, mirata sia alla prevenzione che alla repressione dei reati, con particolare attenzione alle aree più sensibili e al contrasto dei reati predatori.

In quel contesto operativo, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Savona – Sezione Radiomobile, nella serata di ieri hanno fermato ed arrestato in flagranza del reato di furto aggravato di un motociclo nei pressi di Via Nazionale Piemonte, due persone (un 25enne della provincia di Savona e un 53enne della provincia di Lecco), già noti ai militari per precedenti analoghi.

Durante l’attività perlustrativa del territorio, infatti, i carabinieri hanno sorpreso i due soggetti alla guida del motociclo rubato poco prima in via Chiappino. Per questo, i due sono stati portati in caserma ed arrestati, trattenendoli per la notte a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.

La refurtiva era stata poi recuperata e restituita al legittimo proprietario.

Questa mattina, all’esito del giudizio per direttissima che si è svolto nel Tribunale di Savona, oltre alla convalida degli arresti è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per entrambi i soggetti e per uno dei due anche il divieto di dimora nella provincia di Savona.

"L’operazione odierna rappresenta un ulteriore conferma dell’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nel prevenire e reprimere il fenomeno dei reati predatori e nel garantire l’ordine e la sicurezza pubblica sul territorio provinciale - spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Savona - Il procedimento è attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità degli indagati, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria".

Redazione

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