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Attualità | 12 novembre 2025, 12:49

Finale ricorda Daniele Ghione: a 22 anni dalla strage di Nassirya commosso il ricordo della città

Il Maresciallo Capo dei Carabinieri vittima dell'attentato nella base irachena del 2003. Nel primo anniversario senza il papà Sergio, sempre molto partecipata la cerimonia

Gli anni passano, i venti di guerra nel Medioriente purtroppo no ed è forse anche un po' per questo che a Finale Ligure resta sempre commosso e vivo il ricordo del Maresciallo Capo dei Carabinieri Daniele Ghione, caduto il 12 novembre 2003 durante una missione di pace in Iraq, nel tragico attentato alla base "Maestrale" di Nassiriya che costò la vita a 19 italiani tra militari e civili.

La Città di Finale Ligure ha commemorato questa mattina il 22° anniversario da quel tragico giorno, con una cerimonia apertasi alle ore 10.00 con la deposizione di una corona d’alloro al monumento dedicato a Ghione nei giardini che portano il suo nome, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, tra cui il Viceprefetto aggiunto Francesca Butera, il Questore Giuseppe Mariani, il Sindaco di Finale Ligure Angelo Berlangieri con la Giunta comunale, i consiglieri regionali Angelo Vaccarezza, Sara Foscolo e Jan Casella, e numerosi sindaci dei Comuni del comprensorio savonese.

L’alzabandiera è stato accompagnata dall’Inno di Mameli, eseguito dagli studenti dell’indirizzo musicale della Scuola Secondaria di Primo grado dell’Istituto Comprensivo “Aycardi-Ghiglieri”, insieme agli alunni della Scuola Primaria, che hanno preso parte alla cerimonia accompagnati dai loro insegnanti. 

Il momento del ricordo è stato introdotto dalle parole del Comandante Provinciale dei Carabinieri, colonnello Augusto Ruggeri, che ha ripercorso la figura del Maresciallo Ghione e ha rivolto un pensiero commosso al padre Sergio, recentemente scomparso. La comunità finalese, ancora una volta, ha voluto rinnovare il proprio impegno a custodire la memoria di Daniele Ghione, simbolo di coraggio, dedizione e amore per la patria come ha ricordato lo stesso comandante provinciale dell'Arma.

A seguire, nella Basilica di San Giovanni Battista, è stata celebrata la Santa Messa in suffragio del Maresciallo Capo Ghione e di tutte le vittime della strage.

La commemorazione ha visto anche la partecipazione delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri che ha contribuito all'organizzazione dell'evento, dei Vigili del Fuoco, delle Pubbliche Assistenze Finalesi e della Protezione Civile locale, in un momento di profonda unità e riconoscenza condivisa con la cittadinanza, accorsa numerosa per testimoniare il proprio affetto alla mamma Oriella e all vedova.

Redazione

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