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Cronaca | 13 novembre 2025, 12:25

Presunte molestie sessuali in Comune a Savona: la replica dei difensori della dipendente che ha denunciato la collega funzionaria

Gli avvocati Bracco e Pomarici precisano dopo l'archiviazione del caso

Presunte molestie sessuali in Comune a Savona: la replica dei difensori della dipendente che ha denunciato la collega funzionaria

I difensori della dipendente del Comune di Savona, al centro di presunte molestie da parte di una collega, intervengono con alcune precisazioni dopo l'archiviazione (sia del procedimento penale sia di quello disciplinare interno) con cui si è arenato il caso. Scrivono gli avvocati Giorgio Bracco e Giuseppe Pomarici per conto della loro assistita: "Il provvedimento di archiviazione richiesto dal Pubblicо Ministero non è dipeso da una mancanza di riscontri rispetto alla segnalazione ricevuta, bensì dalla ritenuta insussistenza di un potere gerarchico o di sovra ordinazione funzionale tra soggetto agente rispetto alla vittima, necessari per la qualificazione della ipotesi aggravata del fatto commesso dal pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio. In mancanza della configurabilità dell'aggravante è venuta meno la procedibilità d'ufficio anche per il reato di moleste".

"Per quanto riguarda il procedimento disciplinare - procedono i legali - la nostra cliente non può esprimersi in ordine allo stesso, non avendo ancora a disposizione gli atti del fascicolo (atti per i quali ha formulato istanza di accesso al Comune di Savona, quale parte interessata). Le eventuali iniziative, tutte ancora possibili, verranno riservate dopo attenta lettura della suddetta documentazione".

La dipendente a giugno aveva denunciato una collega funzionaria per le presunte avances inopportune, chiedendo interventi urgenti e sostegno psicologico. La segnalazione è stata trasmessa alla Procura, che ha aperto un'indagine ipotizzando il reato di violenza sessuale aggravata. Tuttavia, sia il procedimento penale che quello disciplinare interno si sono conclusi con l'archiviazione. La funzionaria, che era stata cautelativamente allontanata dal suo ufficio, è stata reintegrata nella sua posizione originaria.

Gli avvocati Giorgio Bracco e Giuseppe Pomarici, riferendosi al precedente articolo relativo all'archiviazione, precisano: "La nostra assistita ritiene che l'affermazione riportata nell'articolo secondo la quale le accuse nei confronti della controparte si sarebbero rivelate 'menzognere e prive di qualsivoglia riscontro probatorio' risulti essere una mera asserzione di parte che non è suffragata allo stato da effettivi evidenze documentali".

Redazione

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