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Sanità | 17 novembre 2025, 14:52

Giornata mondiale contro il tumore della cervice, la Liguria rilancia su vaccinazione e prevenzione contro l'HPV

Non si tratta solo di un problema medico ma di un vero problema socio-sanitario, con ricadute significative sulla salute delle donne, sulle famiglie e sulle comunità

Giornata mondiale contro il tumore della cervice, la Liguria rilancia su vaccinazione e prevenzione contro l'HPV

Oggi, lunedì 17 novembre, ricorre la Giornata dedicata all’eliminazione del tumore della cervice uterina, una patologia che continua a rappresentare una delle principali sfide per la salute femminile. Si tratta infatti del quarto tumore più diffuso tra le donne: nel 2022, a livello globale, sono stati registrati circa 660.000 nuovi casi e 350.000 decessi. Anche in Italia il problema resta di grande rilevanza, con 3.150 diagnosi e oltre 1.000 morti ogni anno. Il picco di incidenza si concentra nella fascia d’età tra i 50 e i 54 anni. In Liguria, il dato locale parla di circa 50 nuovi casi l’anno, confermando che il carcinoma cervicale rimane un tema sanitario significativo anche sul territorio regionale.

Questa malattia non incide soltanto sulla sfera clinica, ma ha effetti profondi sul tessuto sociale: coinvolge le donne, le loro famiglie e l’intera comunità, configurandosi come una vera questione socio-sanitaria.

Per affrontare in modo strutturato questa patologia, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha definito una strategia globale che punta a eliminare il tumore della cervice come problema di salute pubblica. Gli obiettivi, da raggiungere entro il 2030, sono chiari: vaccinare contro l’HPV il 90% delle ragazze entro i 15 anni, garantire che il 70% delle donne effettui test di screening a 35 e 45 anni, e assicurare che il 90% delle donne con lesioni precancerose o tumori riceva cure adeguate. Il traguardo finale, ridurre l’incidenza a meno di 4 casi ogni 100.000 donne-anno, permetterebbe di salvare milioni di vite nel corso dei prossimi decenni.

“Abbiamo a disposizione un’arma molto efficace per eliminare il cancro della cervice uterina: la vaccinazione anti-HPV - sottolinea l’assessore alla Sanità, Massimo Nicolò - Il Piano nazionale di prevenzione vaccinale identifica il vaccino anti-HPV come il principale strumento di prevenzione primaria e la Regione Liguria è stata tra le prime in Italia ad estenderne l’offerta anche ai ragazzi, anticipando le indicazioni del Piano nazionale. Per valorizzare e ribadire l’importanza della vaccinazione, nei prossimi giorni partirà una campagna di comunicazione per sensibilizzare la popolazione”.

“Il Piano nazionale di prevenzione vaccinale punta a raggiungere una copertura del 95% e a promuovere campagne informative, chiamate attive e l’integrazione delle anagrafi vaccinali digitali - sottolinea Giancarlo Icardi, direttore della UOC Igiene dell’Ospedale Policlinico San Martino -. A livello nazionale le coperture vaccinali sono ancora basse: circa il 51% nelle femmine e il 44% nei maschi. In Liguria la copertura per i maschi è intorno al 40%, mentre nelle femmine raggiunge circa il 52%. Il ciclo vaccinale prevede due dosi a distanza di sei mesi se iniziato prima dei 15 anni, e tre dosi dopo i 15 anni. Una strategia efficace per aumentare le coperture è il cosiddetto 'catch-up', che a livello nazionale prevede il recupero dei soggetti non vaccinati fino ai 26 anni nelle femmine e fino ai 18 anni nei maschi. In Liguria, il programma è stato esteso alle nate dal 1995 in poi e ai maschi nati dal 2004 in poi”.

“L’Anatomia Patologica è una componente indispensabile del percorso di prevenzione e cura - evidenzia Valerio Gaetano Vellone, direttore della UOC di Anatomia Patologica dell’Istituto Giannina Gaslini -. Dallo screening alla diagnosi precoce, fino alla definizione dei trattamenti più appropriati ed efficaci nei casi avanzati, il lavoro dell’anatomo-patologo affianca e sostiene quello del curante. Una valutazione istopatologica rapida e accurata consente di riconoscere tempestivamente le lesioni ad alto rischio e di trattarle prima che evolvano in forme invasive, contribuendo in modo decisivo a ridurre l’impatto del carcinoma della cervice e ad avvicinare l’obiettivo della sua eliminazione come problema di sanità pubblica”.

Non bisogna dimenticare il ruolo importante della prevenzione secondaria che si basa sullo screening organizzato, volto a individuare e trattare precocemente le lesioni precancerose. In Liguria viene offerto alle donne che hanno un’età compresa tra 25 e 64 anni. Una stretta sinergia tra prevenzione primaria, secondaria e presa in carico può rendere dunque realistico l’obiettivo di eliminare il tumore della cervice uterina come problema di sanità pubblica. “Le patologie HPV correlate rappresentano un paradigma di prevenzione in cui il tumore si vince integrando la prevenzione primaria con la diagnosi precoce - sottolinea Paolo Sala, presidente LILT Genova-. L’importanza della vaccinazione per HPV è chiara considerando anche l’enorme impatto di condilomi e lesioni precancerose della cervice uterina, che rappresentano rispettivamente il 79 e il 12% delle malattie HPV correlate. Esse hanno un’incidenza di oltre 6.000 casi in Liguria, con costi diretti e indiretti di oltre 22 milioni di euro”.

Vaccinazione HPV, a chi è offerta
Regione Liguria, raccomanda e offre il vaccino anti HPV:
• attivamente e gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi nel dodicesimo anno di vita (11 anni compiuti) con schedula vaccinale a 2 dosi distanziate di 6-12 mesi
• gratuitamente alle ragazze fino all’inizio dello screening cervicale, con offerta attiva in occasione della prima chiamata a screening
• gratuitamente ai ragazzi fino ai 18 anni di età compresi (18 anni + 364 giorni)
• gratuitamente alle ragazze nate dal 1995 ed ai ragazzi nati dal 2004, che a suo tempo non avevano aderito all'offerta attiva e gratuita, che potranno affluire liberamente a tutti gli ambulatori dell'Igiene e Sanità Pubblica
• gratuitamente alle donne trattate per lesioni di tipo CIN2+ o di grado superiore, da 3 mesi prima a 3 anni dopo il trattamento della lesione.

Per informazioni, rivolgersi agli ambulatori dell'Igiene e Sanità Pubblica della propria Asl di appartenenza.

Redazione

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