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Attualità | 30 dicembre 2025, 16:45

Savona, nasce l’Agenzia sociale per l’abitare, a caccia di canoni concordati per chi è escluso dal mercato

Tra i compiti quello di sensibilizzazione dei proprietari affinché mettano a disposizione i propri alloggi; il costo del progetto è di 52mila euro annui, di cui 40mila finanziati dal Comune

Immagine di repertorio

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Si chiama Agenzia Sociale per l’Abitare (ASA) il soggetto che si occuperà del problema casa per quelle persone che non possono permettersi un alloggio ai canoni di mercato.

Ne fanno parte Comunità Servizi Fondazione Diocesana Onlus (capofila); Fondazione l’Ancora Onlus; Il Faggio soc. coop. Onlus; Progetto Città coop. sociale; Arcimedia Coop. (enti partner), soggetti che hanno risposto all’evidenza pubblica del Comune per la co-definizione di un progetto relativo alla costituzione dell’Agenzia e alla sua realizzazione nella forma della co-gestione.

Il progetto, della durata di tre anni, dal 2026 al 2028, ha un costo di 52mila euro annui; di questi, 40mila euro annui sono finanziati dal Comune.

L’Agenzia sociale per l’abitare si innesta nelle attività promosse da Palazzo Sisto, ente capofila, nell’ambito del Bando “Territori Inclusivi” della Compagnia di San Paolo.

Scopo di ASA sarà quello di acquisire alloggi a libero mercato e pubblici destinati a persone che, seppur meritevoli di autonomia, non riescono ad accedere al libero mercato. Tra le iniziative che l’Agenzia metterà in campo ci saranno azioni di sensibilizzazione nei confronti dei proprietari affinché mettano a disposizione i propri alloggi a canone concordato. Dovrà inoltre promuovere attività di coordinamento e marketing, raccolta dati e ricerca, ricerca di finanziamenti tramite bandi, studio di nuovi modelli abitativi, gestione di eventuali risorse finanziarie a favore di inquilini e proprietari deliberate dal Comune e fare da raccordo con tutte le agenzie territoriali relativamente alla tematica abitativa.

La co-gestione avrà decorrenza dal primo gennaio 2026 e termine il 31 dicembre 2028, con possibilità di prosecuzione per un ulteriore periodo non superiore a due anni, previa valutazione dell’esito del monitoraggio e del raffronto tra gli indicatori dei risultati attesi e quelli effettivamente ottenuti.

Elena Romanato

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