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Solidarietà | 20 agosto 2013, 09:09

AAA, Cercasi famiglia affidataria in Liguria: appello di Eraldo Ciangherotti per una coppia di bimbi di Albenga

Cercasi famiglia affidataria di appoggio, disposta ad aiutare nucleo famigliare della nostra città nell'accudimento di due figli piccoli, per permettere al giudice di rivedere il provvedimento di inserimento in Casa famiglia disposto dal Tribunale dei Minori di Genova

AAA, Cercasi famiglia affidataria in Liguria: appello di Eraldo Ciangherotti per una coppia di bimbi di Albenga

“AAA, Cercasi famiglia affidataria di appoggio, disposta ad aiutare nucleo famigliare della nostra città nell'accudimento di due figli piccoli, per permettere al giudice di rivedere il provvedimento di inserimento in Casa famiglia disposto dal Tribunale dei Minori di Genova. Nulla contro gli Istituti di assistenza per minori, ma dobbiamo creare un registro presso i Servizi Sociali di famiglie di appoggio temporaneamente disponibili, perché togliere un figlio ad un padre e ad una madre, anche se scriteriati, per sistemarlo in una struttura, potrebbe causare solo un ulteriore danno a carico dei minori. Sì, perché, ne sono convinto, anche la peggior famiglia, dove non vi siano violenze fisico/psichiche nei confronti dei minori, è sempre meglio rispetto alla più accogliente Casa famiglia esistente al mondo”. Lo dichiara Eraldo Ciangherotti in merito al trasferimento, nelle ultime ore, in comunità di due bambini, figli di un quarantenne marocchino e di una trentenne italiana, che il Tribunale per i Minorenni ha deciso di togliere ai genitori perché, come raccontato al quotidiano La Stampa, la madre ha problemi di tossicodipendenza (recentemente è stata trovata positiva alla cannabis) e perché il padre avrebbe compiuto maltrattamenti nei confronti della donna per cercare di distoglierla dalla tossicodipendenza.

Prosegue l’Assessore Ciangherotti: “L'assistenza dei minori in Istituti o Case Famiglie è certamente controllata e supervisionata e rivela spesso livelli educativi di alta qualità, ma, in tempi di spending rewiev, quando nel Comune di Albenga vengono spesi, per l’anno 2013, ben 395.000 euro per 13 minori sistemati, su dispositivo del Tribunale dei Minori, in Comunità/Casa famiglia, 25.000 euro vengono spesi per organizzare gli incontri protetti disposti sempre dal Tribunale dei Minori e 51.936 euro sono il totale dei contributi versati a fronte di  altri 11 minori sistemati  nelle famiglie affidatarie albenganesi, sarebbe opportuno che presso i Tribunali dei Minori di Genova si aprissero nuove strade e progetti educativi per favorire il mantenimento dei minori in famiglia, permettendo ai Comuni di spendere quanto (e magari anche meno) occorre per un minore in comunità fino a risparmiare qualche denaro in tempi di bilanci comunali critici per la collettività, per avere un’assistenza educativa di qualità direttamente in famiglia, magari coinvolgendo più situazioni, tutte supervisionate dai servizi sociali”.

“La presenza quotidiana di un educatore in ambito familiare in momenti prestabiliti , oltre a permettere la permanenza dei minori in famiglia, offrirebbe la possibilità di intervenire su abitudini scorrette e rischi di maltrattamenti e anche di  aiutare negli interventi educativi per insegnare regole e buon adattamento al sociale. Evitando, in molti bambini, la sofferenza per l'allontanamento dai propri genitori e favorendo migliori inserimenti sociali”. Conclude Ciangherotti.

cs

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