Il maltempo ha colpito novamente e duramente la piana di Albenga e la sua fonte primaria di sostentamento: l'agricoltura.
Diversi gli imprenditori agricoli finiti nuovamente sott'acqua.
Dopo i danni verificatisi pochi giorni fa ecco un'altra ondata di maltempo ed ecco che tutti coloro che all'indomani degli allagamenti si erano rimboccati le maniche per rimettersi in piedi, di nuovo a terra.
Campi allagati e raccolti persi, vasetti sommersi dall'acqua e trasportati da questa in mezzo alle vie.
Serre distrutte o comunque allagate e in molti a pensare che se non ci sarà un reale e serio impegno dall'altro l'unica alternativa sarà la chiusura.
Tristezza nel vedere il frutto del proprio lavoro trasportato via dal maltempo e rabbia per quanto è accaduto e sta accadendo.
Ad Albenga si era già manifestata una slidarietà tra vicini di casa, amici, colleghi e dipendenti, tutti pronti a rimboccarsi le maniche ed andare in soccorso di coloro che hanno subito i danni maggiori.
In piena tradizione contadina, poche parole , poca pubblicità, nessun grazie o prego, perchè non serve, basta uno sguardo, al limite un abbraccio e poi stivali di gomma ai piedi e maniche rimboccate per titare su, ancora una volta tutto ciò che la natura ha abbattuto.
La Cia di Savona sollecita la disponibilità di soci, familiari e dipendenti delle aziende agricole non danneggiate per fornire un aiuto nello sgombero dei detriti e nel recupero dei prodotti delle aziende albenganesi colpite dal maltempo.
Chi può mettersi a disposizione anche per una sola mezza giornata è invitato a farlo autonomamente, ma anche telefonando alla sede dell'associazione di Albenga (telefono 0182 53176). I dirigenti forniranno i nominativi delle aziende fortemente colpite dall'alluvione che hanno sicuramente bisogno di aiuto materiale.