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Politica | 22 ottobre 2015, 17:00

Savona, gestione del Museo archeologico: i consiglieri Pongiglione e Aschiero chiedono la revoca del bando e l'intervento della Consulta

Dopo la convocazione della Terza Commissione Consiliare lo scorso giovedì finita in bagarre sull'aggiudicazione della gestione del Museo, oggi i due consiglieri presentano una interpellanza.

Savona, gestione del Museo archeologico: i consiglieri Pongiglione e Aschiero chiedono la revoca del bando e l'intervento della Consulta

Bando per la gestione del Museo archeologico, i consiglieri Daniela Pongiglione di “Noi per Savona-Verdi” e Giampiero Aschiero di API-UDC vogliono maggiori chiarimenti dall’amministrazione. Dopo la convocazione della Terza Commissione Consiliare lo scorso giovedì finita in bagarre sull'aggiudicazione della gestione del Museo Archeologico, oggi i due consiglieri presentano una interpellanza.

Nella Commissione terza la Consulta comunale Priamàr, invitata per essere audita per il Bando per la gestione del Museo archeologico, non ha potuto esprimere valutazioni  né proposte di integrazione del testo manifestamente carente – affermano i consiglieri - Inoltre nella formulazione delle linee guida del Bando, destinato a selezionare il gestore responsabile del Museo e del suo patrimonio archeologico, storico e culturale, non è stato chiesto il parere né della Consulta comunale Priamàr né della Commissione terza, per questo abbiamo presentato un’interpellanza”.

Infatti attualmente è in corso la gara per la gestione del Museo archeologico di Savona e, “anche se la definizione del bando di gara costituisce atto autonomo del Dirigente di settore, essa dovrebbe avvenire sia nel rispetto delle direttive date dalla Giunta sia degli standard previsti dall' ICOM tra cui appare preminente l'attività scientifica di un Museo”, precisano i consiglieri.

“Il giorno 15 ottobre non è stato possibile effettuare in sede di III Commissione consiliare l'audizione della Consulta per il Priamàr poiché, secondo la Dirigenza comunale, si sarebbe trattato di una possibile turbativa della gara attualmente in corso per la gestione del Museo archeologico, pur trovandosi nella paradossale situazione che la Consulta predetta non pare essere mai stata sentita da alcuna struttura tecnica o politica comunale per la definizione delle linee direttive su cui elaborare il bando di gara per la gestione del predetto Museo – affermano i consiglieri Daniela Pongiglione  e Giampiero Aschiero  nell’interpellanza indirizzata al sindaco Federico Berruti e al Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Casalinuovo - Considerato che pur nel rispetto dell'autonomia dirigenziale nell'elaborazione del bando per la gestione del Museo archeologico e nella netta differenza fra attività politica di indirizzo  e attività  tecnico-gestionale, suscita vivo allarme il bando predetto attualmente pubblicato sul sito del Comune di Savona, poiché esso pare dare scarso rilievo alla attività di ricerca  scientifica, ponendosi quindi in qualche modo in contrasto con le direttive ICOM sopra richiamate, e con  il D.Lgs. n. 112/98 che fissa in maniera tassativa i criteri tecnico-scientifici  e gli standard  di funzionamento indicando esplicitamente che un Museo sia centro di ricerca scientifica”.

I consiglieri chiedono al sindaco "quali siano state le direttive di indirizzo politico impartite per la predisposizione del bando per la gestione del Museo archeologico cittadino,se corrisponda al vero che su di esse non sia mai stata sentita la Consulta per il Priamàr e, qualora la notizia corrisponda al vero, per quale ragione la predetta Consulta non sia stata sentita e se e  come si intenda ovviare ad una simile mancata espressione di parere; quali indirizzi politico- amministrativi siano stati dati alla Dirigenza comunale competente per la valorizzazione dell'attività di ricerca scientifica del Museo archeologico e, qualora non ne siano stati dati, per quale ragione si sia andati in contrasto con quanto l'ICOM considera come dato fondamentale per la definizione degli standard museali; quali indirizzi politico-amministrativi siano stati dati alla Dirigenza comunale competente per la definizione del bando sotto il profilo dell'individuazione di un gestore, che sia un profondo conoscitore della storia tardo -antica e medievale della Città, in modo da poter costruire quel rapporto con il paesaggio culturale esterno, che viene ben espresso nella Carta di Siena sopra richiamata e che costituirà l'oggetto di discussione del congresso mondiale ICOM,che si terrà a Milano il prossimo anno”.

“Chiediamo la revoca del bando attualmente in corso, in modo da predisporne un altro che corrisponda sia al parere della Consulta per il Priamàr sia agli standard  predisposti dall'ICOM  e dal D.Lgs. n.112/98”, affermano i consiglieri.

I consiglieri inoltre contestano la mancata consultazione della Consulta sul Priamar: “Da anni esiste la Consulta per il Priamar, che ha tra i propri compiti quello di essere l'organo comunale di consulenza per le attività relative al predetto complesso monumentale ove è stata scritta la storia di Savona”, affermano, e lo stesso Aschiero aveva parlato di “scorrettezza istituzionale” nella scorsa commissione terza (vedi articolo).

Debora Geido

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