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Finalese | 05 ottobre 2018, 12:51

Calice Ligure, fino al 28 Ottobre la mostra “Non cambierei proprioniente”

Appuntamento presso il museo d’arte contemporanea Casa del Console, in via Roma 61.

Calice Ligure, fino al 28 Ottobre la mostra “Non cambierei proprioniente”

LUOGO: 

Museo d’arte contemporanea Casa del Console, via Roma 61, Calice Ligure 17020 (SV)

TITOLO MOSTRA: 

“Non cambierei proprioniente”

DATE MOSTRA: 

dal 29 Settembre al 28 Ottobre 2018

ORARI APERTURA: 

sabato e domenica dalle 16 alle 19, altri giorni su appuntamento telefonare al 01965433 (telefonare al mattino) o al 3406354018 

 

EVENTI:

- WORKSHOP “IL LIBRETTO DELLE DOMANDE” 6 Ottobre ore 17, curato dalla Dottoressa Chiara Lena, presso Museo Casa del Console di Calice Ligure;

- TAVOLA ROTONDA “NON CAMBIEREI PROPRIONIENTE… O FORSE..?” 13 Ottobre ore 20:30, presso il Teatrino Parrocchiale in Via Vecchia sotto la Chiesa di San Nicolò;

-    PRESENTAZIONE DOCUMENTARIO 20 Ottobre ore 21, presentazione raccolta di interviste della regista Luise Hüsler, presso il Teatrino Parrocchiale in Via Vecchia sotto la Chiesa di San Nicolò;

-    PRESENTAZIONE LIBRO “NON CAMBIEREI PROPRIONIENTE” 28 Ottobre ore 18, presso Museo Casa del Console di Calice Ligure. 

 

INTRO

Le antiche sale del Museo Casa del Console presenteranno al pubblico gli oggetti creati e collezionati in venti anni di vita di un’esperienza formativa unica che ha coinvolto la comunità di Calice Ligure. Dai fazzoletti di tanti partecipanti agli archi e le frecce dei piccoli calicesi, dai copricapi indiani arricchiti di piume ai costumi delle cacce al tesoro, la mostra è espressione della creatività e della memoria di un intero paese. Ogni singolo manufatto esposto testimonia la dedizione di parroci e di responsabili che si sono avvicendati nel seguire la crescita di più di trecentocinquanta ragazzi, dal 1999 ad oggi. 

Oltre alla raccolta delle diverse testimonianze, la mostra è stata l’occasione per riunire le memorie di tutti i partecipanti ai gruppi Parrocchiali di Calice Ligure: i responsabili hanno infatti dedicato l’inverno ad una vera e propria “caccia ai ricordi” tramite l’invio di un questionario a più di settecento persone, genitori inclusi. Oltre alle risposte dei tanti partecipanti, sono stati elaborati diversi studi da parte di professionisti quali Gabriele Mina (antropologo), Chiara Lena (psicologa), Luisa Barcella (neuropsichiatra infantile), Anna Campora (ex docente di pedagogia e filosofia), Adriana Pavese (insegnante), Maresa Straneo (insegnante), Chiara Tassinari (illustratrice), Giulia Scarrone (Dottoressa in Scienze Pedagogiche e dell’Educazione).

Alla domanda “ci sono cose che vorresti cambiare nei gruppi parrocchiali ai quali hai partecipato?”, Caterina, 9 anni, risponde “non cambierei proprioniente”: questo è lo spirito della mostra, una festa, un felice ritrovo per più di mille persone che negli anni hanno vissuto questo particolare fenomeno a Calice Ligure. I gruppi parrocchiali per i Calicesi sono un’istituzione: l’appuntamento fisso, ogni sabato pomeriggio per i ragazzi dagli otto ai diciassette anni. I “gruppi”, così sono chiamati affettuosamente a Calice, sono attività studiate per la crescita dell’individuo e sviluppate in tre fasi precise: il gruppo “Navajos” (strutturato sulla la metafora degli indiani d’America, dagli otto agli undici anni), il gruppo “Tornado” (dodici e tredici anni) e il gruppo “Forever”(dai quattordici anni). 

“Abbiamo progettato l’allestimento immaginando una scatenata tribù di indiani d’America che invada il museo, il raffinato piano nobile è stato ripensato come un villaggio Navajos costruito con materiali poveri e bamboo raccolti localmente per l’occasione.” racconta il curatore Pietro Rosso, insieme agli altri autori della mostra. Il bamboo è lo strumento che ha permesso di stravolgere la struttura delle sale del Museo e l’elemento estetico-simbolico unificatore di tutti gli spazi e di tutte le diverse forme di allestimento. 

 

MOTIVAZIONE MOSTRA

La mostra vuole celebrare l’anniversario di vent’anni dalla fondazione dei gruppi parrocchiali a Calice Ligure, gruppi che hanno coinvolto nel tempo più di mille persone in un paese di poco più di millesettecento abitanti. I “gruppi” per tantissimi ragazzi sono i protagonisti di gran parte dei ricordi felici d’infanzia: le amicizie, le prime volte in tenda, l’emozione del viaggio, l’autonomia organizzativa, la creatività artistica.

 

I GRUPPI

I “gruppi” possono essere definiti come aggregazioni di giovani che tramite attività ricreative ed educative sperimentano la vita, condivido valori e provano nuove esperienze. Tutte le attività sono studiate per la crescita dell’individuo e sviluppate in tre fasi di età precise: un gruppo dagli otto agli undici anni, un gruppo per ragazzi dai dodici ai tredici anni ed un gruppo dai quattordici anni ed oltre. Particolare interesse riveste la continuità generazionale dell’esperienza: i ragazzi, finito il percorso formativo, molto spesso diventano loro stessi responsabili ed organizzatori. Ogni gruppo si concentra e sviluppa temi precisi: il gruppo dei piccoli impara soprattutto a rispettare gli altri nel gioco del sabato pomeriggio e sperimenta una prima forma di autonomia lontano dalla famiglia nella quotidianità del campeggio; il gruppo di seconda e terza media è spinto dai responsabili a confrontarsi su tematiche fondamentali quali il rapporto tra ragazze e ragazzi, l’autogestione e la presa di responsabilità, il terzo gruppo si fonda sull’idea del rendersi utile per la comunità e coronare un percorso formativo trasmettendo agli altri i valori di cui sono diventati portatori.

LAVORO DI RICERCA

Per la preparazione della mostra è stato inoltrato un questionario a tutti i ragazzi e genitori coinvolti nei vent’anni di attività dei gruppi, le risposte ricevute sono state analizzate e elaborate a livello statistico. Tutto il corpus della mostra è stato oggetto dell’attenzione di studiosi e ricercatori; durante la manifestazione sono previsti incontri, workshop e proiezioni (vedi calendario eventi)

MATERIALE ESPOSTO 

Il materiale esposto è originale e fornito quasi interamente dalle famiglie dei partecipanti che hanno conservato negli anni i cimeli e i ricordi legati alla loro vita nei gruppi. Sarà esposta una grande varietà di oggetti e materiali che da vent’anni a questa parte hanno caratterizzato le attività dei gruppi.

IL LIBRO 

L’occasione della mostra ha fornito l’idea di pubblicare un volume che documenti e storicizzi il fenomeno dei gruppi a Calice Ligure. Il libro contiene immagini, illustrazioni, mappe, testimonianze, documentazione fotografica che riprendono i temi della mostra ed è inoltre arricchito da contributi critici di specialisti nell’ambito dell’educazione, della psicologia, della sociologia e dell’antropologia. (vedi calendario eventi)

IL DOCUMENTARIO

Nel corso della preparazione della mostra è stata coinvolta la regista svizzera Luise Hüsler che ha videodocumentato insieme ai curatori le memorie dell’intera comunità calicese, raccogliendo più di settanta interviste. Le persone coinvolte hanno raccontato le loro emozioni ed le loro esperienze dal punto di vista di genitori, cuoche, bambini, responsabili, parroci e collaboratori. Il video sarà presentato al pubblico e proiettato durante uno degli eventi previsti nel periodo di apertura della mostra. (vedi calendario eventi)

IL WORKSHOP

Uno dei temi fondamentali del gruppo Tornado è la capacità di riflettere e porsi domande sulla propria persona e sulle proprie esperienze: nel corso delle attività viene infatti utilizzato il prezioso strumento del “libro delle domande”. Questo piccolo libretto racchiude le linee guida di un percorso di riflessione proposto ai ragazzi durante i campeggi estivi; può essere utilizzato sia in privato che come spunto di riflessione per un dibattito condiviso. La psicologa Chiara Lena, una delle professioniste coinvolte, ha voluto approfondire questo tema con un saggio inserito nella pubblicazione e invitare ad una esperienza pratica che riproponga ai visitatori questo percorso introspettivo. In occasione di questo evento la psicologa guiderà il workshop esperienziale utilizzando il “libro delle domande” e coinvolgendo tutti i visitatori. (vedi calendario eventi)

LA TAVOLA ROTONDA

Nel corso di questo evento diversi professionisti insieme agli esperti coinvolti nella pubblicazione del libro, saranno invitati a lanciare un dibattito sui temi evidenziati nella mostra. Per gli spettatori sarà un’occasione per analizzare la propria esperienza nei gruppi da diversi punti di vista. (vedi calendario eventi)

ALLESTIMENTO

Responsabile della curatoria: 

Pietro Rosso, dottore in ingegneria edile-architettura presso l’università degli studi di Pavia e dottore in architettura presso La Tongji University di Shanghai. 

Autori e Curatori:

 Margherita Attolini, Serena Folco, Beatrice Forte, Filippo Pampararo, Serena Rossi, Fulvio Rosso,  Nicolò Scarabicchi, Giulia Scarrone, Caterina Siccardi.

Progetto grafico: Serena Rossi 

 

PUBBLICAZIONE DEL LIBRO

Autori: Pietro Rosso, Serena Folco.

Professionisti intervenuti: Luisa Barcella, Anna Campora, Chiara Lena, Gabriele Mina, Adriana Pavese, Fulvio Rosso, Giulia Scarrone, Maresa Straneo, Chiara Tassinari.

 

REALIZZAZIONE DEL DOCUMENTARIO

Regia: Luise Hüsler, Pietro Rosso, Serena Folco.

Collaboratori: Giulia Scarrone.

 

ORGANIZZAZIONE GENERALE

I volontari e le volontarie del Museo d’arte contemporanea Casa del Console, i responsabili dei gruppi Parrocchiali di Calice Ligure, i commercianti di Calice Ligure, la comunità di Calice Ligure, il Comune di Calice Ligure.

 

SI RINGRAZIA PER LA GENTILE COLLABORAZIONE: Don Selva, la Parrocchia San Nicolò di Calice Ligure, Claudio Linoli, Beatrice Poggi e tutte le cuoche dei campeggi estivi, i responsabili dei gruppi Parrocchiali di Quiliano e di Final Borgo, Riccardo Pampararo, Fausto e Nicolò Beardo-Foto Studio Azais, Davide Rossi, Luca Perdoni, le famiglie, i bambini e tutte le persone intervistate. 

Un affettuoso e sentito ringraziamento a Don Gianluigi Caneto per la sua dedizione, la sua presenza e il suo impegno che hanno accompagnato ed arricchito la nostra comunità. Sei, e rimarrai, il nostro punto di riferimento per tutta la vita. 

c.s.

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