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Solidarietà | 15 novembre 2018, 10:56

Il dibattito su Mimmo Lucano "spacca trasversalmente" il Consiglio comunale di Finale

Cittadinanza onoraria al sindaco di Locri o no? Chi apprezza l'iniziativa, chi si astiene, chi si mostra solidale ma critico e chi esprime disappunto

Il dibattito su Mimmo Lucano "spacca trasversalmente" il Consiglio comunale di Finale

Dibattito acceso, nel consiglio comunale di ieri pomeriggio a Finale Ligure, sulla figura di Mimmo Lucano. Tutto nasce con la proposta di Simona Simonetti (capogruppo “Per Finale”) di offrire la cittadinanza finalese onoraria al sindaco di Locri.

Spiega Simonetti: “Solidarietà a Lucano è stata espressa anche dalla Rete dei Comuni Solidali, alla quale so che Finale stessa intende aderire, da CGIL, da Libera e da innumerevoli associazioni legate al sociale  e al volontariato. A tal proposito cito le parole proprio della rete Comuni Solidali, che afferma: ‘Che nella Locride, dove la ‘ndrangheta spadroneggia, si arresti il sindaco Lucano è quantomeno paradossale’.

Ovviamente – prosegue Simonetti – ribadisco il mio pieno rispetto per il lavoro della magistratura e non entro nel merito di questioni giuridiche che, ovviamente, andranno discusse nelle sedi adeguate. Ma, tanto per citare solo un esempio, la cittadinanza a Mimmo Lucano è stata approvata anche dal Comune in cui è sindaco Vittorio Sgarbi, che non appartiene certo alla stessa area politica. Tutto questo per ribadire che non si vuole attaccare l’operato della magistratura ma, piuttosto, lanciare un messaggio forte per decidere tutti insieme da che parte stare di fronte a un forte attacco mediatico nei confronti di una persona che sta costruendo un sistema di accoglienza basato sulla persona e la dignità umana.

Concludo dicendo che Forbes, proprio in virtù di questo modello di accoglienza, ha citato Mimmo Lucano tra le 50 persone più influenti del Pianeta nel 2018, accanto a nomi come papa Bergoglio o Bono Vox, tanto per citarne un paio. E Lucano, informato di questo, è rimasto persino sorpreso, affermando che non ne sapeva nulla e definendosi ‘appartenente agli ultimi, non ai primi’. Una risposta che mi è piaciuta molto”.

Il sindaco Ugo Frascherelli annuncia di averne discusso in maggioranza e di avere offerto piena libertà di voto secondo coscienza a tutti i propri consiglieri, tuttavia spiega così la propria contrarietà: “Penso che Mimmo meriti solidarietà per l’incomprensibile estremismo del provvedimento cautelare, ma da avvocato, prima ancora che da pubblico amministratore, ritengo eccessiva un’onorificenza. Nessuno deve sottrarsi alla legge, men che meno un sindaco. Per quanto riguarda Finale Ligure, ribadisco le mie ragioni di soddisfazione per il modello d’accoglienza dato dallo SPRAR, oggi adottato in tutta la nostra provincia solo da noi e da Albisola Superiore: un sistema serio, finanziato dalla UE, grazie al quale si lavora veramente affinché i ragazzi ospiti trovino un lavoro e si integrino nella società”.

Davide Badano (M5S) si astiene e spiega: “Se non ci fosse di mezzo una questione giuridica io sarei pronto a dare persino il Nobel per la Pace a Mimmo Lucano. Ma faccio parte di un movimento politico fortemente legalista, per cui mi è difficile votare per una proposta a favore di un pubblico amministratore in attesa di giudizio”.

Parole sostanzialmente allineate alle posizioni del sindaco arrivano dall’assessore al bilancio Delia Venerucci, mentre la presidente del consiglio Sara Badano è di tutt’altra opinione: “Grazie al sindaco per averci permesso di votare secondo coscienza. E qui non si parla solo di Mimmo, si parla di toni che a livello nazionale stanno assumendo risvolti veramente preoccupanti, con la popolazione che a più riprese manifesta intolleranza e razzismo diffuso. Ogni mattina porto i miei bambini a scuola in classi multietniche e quando ho iniziato la mia vita politica credevo che il razzismo fosse un concetto ormai superato e dimenticato. Invece sono tristemente costretta a constatare che non è così e voglio ribadire le mie posizioni di solidarietà non solo a Lucano, ma a tutti coloro che sono costretti ad abbandonare il proprio paese d’origine affrontando viaggi rischiosi e sofferenze, non certo per trovare in Italia il Bengodi ma semplicemente futuro e dignità”.

Astensione anche per Clara Brichetto, vicesindaco e assessore ai servizi sociali, che ribadisce la propria soddisfazione per il funzionamento dello SPRAR e afferma: “Abbiamo già dimostrato in tanti modi di credere in un progetto di accoglienza”.

Per Giovanni Ferrari Barusso, avvocato e consigliere del Gruppo Misto, invece, “Il tema in questo caso non è la disobbedienza alla legge, altrimenti nella storia non sarebbero mai esistite le rivoluzioni. Ma si combatte la legge quando si è di fronte a un forte sistema di oppressione; qui invece assisto a dei reati di malagestione, come degli abusi di atti d’ufficio, e seppur messi in atto da una persona mossa da scopi nobili ritengo comunque che il fine non giustifichi i mezzi. Per cui umanamente Mimmo Lucano è di certo una persona interessante, ma attenderei il prosieguo delle indagini”.

Nel suo appello conclusivo, Simona Simonetti ricorda: “Nell’ufficio del sindaco di Finale è appeso uno storico documento con tutte le cittadinanze onorarie assegnate nel nostro Comune. Ci si crea dei problemi a riconoscerla a Lucano quando abbiamo ancora come prima voce in elenco Benito Mussolini nel 1928? Ribadisco il pieno rispetto nell’operato della magistratura, ma qui è questione di schierarsi da una parte o dall’altra, da chi è favorevole a un progetto di accoglienza o da chi lo contrasta. Come in un referendum: si è costretti a esprimere un sì o un no senza argomentare, anche se talvolta ci sarebbero svariati motivi per prendere in considerazione ambedue le posizioni”.

Alla fine la votazione si conclude con il voto favorevole dei consiglieri Simona Simonetti (promotrice del punto all’Ordine del Giorno), Lorenzo Operto (Gruppo Misto) e, per la maggioranza, di Sara Badano e di Francesco Montanaro.

Si astengono Clara Brichetto, Davide Badano e Giovanni Ferrari Barusso per i motivi sopra descritti.

Voto contrario da parte del sindaco Ugo Frascherelli (come annunciato), degli assessori e consiglieri di maggioranza Delia Venerucci, Andrea Guzzi, Claudio Casanova, Marilena Rosa e Fabrizio Lena, oltre che del capogruppo di Finale Ligure Viva Sergio Colombo.

I consiglieri Nicola Viassolo e Marinella Geremia lasciano la sala consiliare prima della fine della discussione e durante la votazione per esprimere il loro pieno dissenso verso un punto all’Ordine del Giorno che ritengono non andasse nemmeno presentato.

Alberto Sgarlato

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