Matteo Mantero spara a zero su Tirreno Power:"Lavoratori usati dall'azienda per fare profitto"

“Dopo anni in cui ha fatto quello che ha voluto, ora Tirreno Power viene a raccontarci che non può applicare le prescrizioni che l’organo tecnico del Ministero gli impone per la ripresa della produzione”. Nuovo j’accuse di Matteo Mantero, deputato savonese del M5S, che punta pesantemente il dito contro la centrale di Vado.
“Sarebbe opportuno, sottolinea l’esponente politico del partito di Beppe Grillo, che l’azienda capisse il momento e cercasse di recuperare un po’ di quella credibilità che in troppe occasioni ha gettato al vento a tal punto che persino il vicesindaco di Savona ed ex segretario provinciale della CGIL definì come “interlocutore non più affidabile”. A partire proprio da quelle prescrizioni sempre rimandate, reiterate ad ogni richiesta e alla fine mai realizzate, come la copertura del carbonile che era stata promessa 3 anni fa, o l’avviamento dei gruppi a metano, altra opera promessa e mai realizzata come l’utilizzo dell’olio a basso tenore di zolfo mai adoperato nell’accensione dei gruppi”.
“Per non parlare, prosegue Mantero, della querelle sulla qualità dell’aria che viene continuamente riproposta in maniera ipocrita mentre questa tesi e lo stesso Burlando sono stati smentiti dallo stesso direttore dell’ARPAL che ha confermato come invece la qualità dell’aria sia notevolmente migliorata anche nel breve periodo”.
“Appare ormai chiaro a tutti come gli operai siano stati lasciati soli con il cerino in mano, prima da un’azienda che li ha usati per fare profitto alle loro spalle e poi ora da una politica che li ha usati come bacino elettorale. E’ chiaro che Tirreno Power non ha mai avuto intenzione di riaprire il sito di Vado Ligure ma ha tirato a campare il più possibile senza spendere un soldo in più del dovuto approfittando ora delle cause di forza maggiore per abbandonare la centrale al suo destino”, conclude il deputato del M5S.