Albenga: Rosy la piccola grande donna diventata sindaco

Urlano, applaudono. Scandiscono il suo nome come se fosse un centravanti. "Rosy... Rosy... Rosy", molti quelli che piangono per la commozione. Rosy Guarnieri, nata il 24 gennaio di 57 anni fa in un piccolo paese, Villalba in provincia di Caltanissetta, da oggi è sindaco di Albenga. Ha ottenuto qualcosa come 8320 voti, lasciando il rivale Antonello Tabbò a 6596 preferenze. Un abisso. Grande euforia al point elettorale di via Genova dove Rosy ha ricevuto un grande uovo. Ma per Albenga la sorpresa è già arrivata con cinque giorni d'anticipo e alle 17, come dice il messaggio sonoro che sta girando per la città, Rosy entrerà in Comune da superstar.

"E' fatta, è fatta". Rosy Guarnieri, ex funzionario amministrativo dell'Asl oggi in pensione, non trattiene l'emozione e si gode il successo dell'elezione di Albenga insieme al marito Franco Vairo che non la perde d'occhio nemmeno un istante. Rosy la leghista saluta tutti quelli che le suonano il clacson davanti al point elettorale di via Genova, anche gli elettori rivali. E così nella giornata grigia, con un temporale che non vuole smettere mai, Albenga si colora di azzurro con Rosy sindaco della "città delle Torri".

"I siciliani che per tradizione non votano Lega, questa volta hanno dato fiducia a me", dice la piccola grande donna, la pasionaria della Lega Nord dal 1997, che adesso è pronta a entrare in Comune. Il neo sindaco si gode la vittoria con i simpatizzanti del movimento di Bossi stappando spumante e mangiando colombe. Ma lei ha già preso il volo ad un terzo dallo spoglio quando Antonello Tabbò l'ha chiamata per complimentarsi del successo elettorale. Su un'agenda ha già tracciato il suo futuro. Futuro che per lei inizia già oggi. "Meno di un anno fa sono stata eletta in Provincia. Vaccarezza aveva deciso di affidarmi un assessorato, la viabilità. Ora lascerò Palazzo Nervi perché mi dedicherò completamente alla mia Albenga".

Rosy Guarnieri dedica questa vittoria a suo padre Giuseppe. "Mi ha insegnato molto nella vita e oggi finalmente posso onorare la sua memoria con il successo". Ma c'è anche un'altra persona nel cuore della piccola Rosy: "Si, è vero, c'è anche Angioletto Viveri, il compianto sindaco di questa città. Mi ha insegnato molto, mi voleva bene. Adesso voglio far rivivere la città come avrebbe voluto lui".

E sulla campagna elettorale? "E' stata bellissima, abbiamo lavorato tutti con tanto entusiasmo- racconta- intorno a me solo gente calorosa che mai dimenticherò. Poi c'è l'elettorato, ovviamente importante. Mi hanno fermata per strada, mi hanno chiamata al telefono. Tra strette di mano e abbracci mi hanno presentato un elenco di problemi. Per prima cosa andrò in Comune e firmerò un'ordinanza per la regolamentazione degli esercizi etnici a Pontelungo. Poi c'è l'annoso problema della sicurezza da risolvere. Parlerò presto con Questore e Prefetto per risolvere anche le questioni delicate non solo di Pontelungo, ma anche di piazza del Popolo. C'è poi un altro progetto che intendo avviare sin dal primo giorno: incontrerà tutti i dipendenti del Comune, parlerò con ognuno di loro, ascolterò tutti i loro problemi. Il Comune insomma diventerà una grande famiglia, la mia seconda casa".

Rosy ne approfitta per togliersi anche il classico sassolino dalla scarpa sulla campagna elettorale del suo rivale Antonello Tabbò: "Il Pd ha strumentalizzato tutto. Guardate che cosa hanno combinato con quella lettera dell'elettore ai domiciliari. Sui giornali è uscita la notizia che Albenga è in mano alla mala. Niente di più falso. Qui c'è solamente gente che lavora, che suda e che fatica per portare i soldi a casa".

"Albenga è...liberaa...", grida una simpatizzante della Lega Nord che si asciuga le lacrime abbracciando gli amici di Rosy. "Cambierà presto il volto alla città"."Sarà proprio così - dice ancora la neo sindaco -. Parlare di giunta è ancora troppo presto, ma posso già dire che un assessore, ma non più di uno, sarà un esterno".

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