"Per garantire le migliori condizioni della continuità aziendale ha quindi nominato il rag. Galantini liquidatore di tutto il gruppo nautico, conferendogli i più ampi poteri e piena autonomia gestionale per realizzare un concordato preventivo che è stato poi presentato, votato favorevolmente dalla stragrande maggioranza dei creditori e omologato dal Tribunale di La Spezia, tra l’altro con ulteriore sacrifico economico della stessa Camuzzi.
Successivamente, Camuzzi ha appreso informalmente che Effebi Holding, che si era impegnata a proseguire l’attività nautica dei cantieri acquistando la gran parte dei relativi attivi, si era rifiutata di dare esecuzione a tale impegno, depositando, tra l’altro, una denunzia penale e ottenendo dal Tribunale di Lucca la sospensione cautelare del pagamento delle fidejussioni prestate.
Tale situazione, sommata alla preoccupazione espressa da gran parte della comunità locale di La Spezia per lo stallo della procedura concordataria e per l’inadeguatezza del liquidatore, hanno spinto Camuzzi a far valere i propri diritti di socio per sostituire l’unico liquidatore Galantini con un collegio di liquidatori, ritenuto organo più idoneo per l’esecuzione di un Concordato in piena trasparenza e concorrenzialità, senza occultamento di notizie o posizioni personali inopportune, sotto la vigilanza dei signori Commissari. A tal fine, Camuzzi era addirittura disposta a privarsi dell’opera del proprio liquidatore dott. Grazzini che si sarebbe dimesso da tale incarico per assumere, in assoluta indipendenza ed autonomia, quello di coliquidatore di Baglietto.
Di fronte alla levata di scudi di parte della comunità locale e di parte delle istituzioni e a seguito dell’intervento del Tribunale richiesto dall’assuntore, è stato inibito a Camuzzi l’esercizio dei diritti di voto, ritenendo il Galantini liquidatore di nomina giudiziale.
Camuzzi, oggi, pur essendo convinta dei propri diritti di socio e avendo presentato reclamo avverso quell’ordine giudiziale considerato ingiusto, preso atto, in particolare, della posizione della comunità locale, anche a livello istituzionale e giudiziario, ritiene di aver fatto tutto quanto in suo potere per venire incontro a istanze che, evidentemente, non son più ritenute attuali.
Nel ribadire che il suo intervento è sempre stato finalizzato al successo della procedura e che non ha mai pensato né detto che avrebbe inteso gestire i cantieri come socio, ma solo sostituire un liquidatore ritenuto da una gran parte dei soggetti coinvolti, ormai inadeguato, con professionisti locali di comprovata esperienza, Camuzzi, pur restando in fiduciosa attesa di un positivo esito del proprio reclamo, verso il quale nutre comunque necessario interesse, non ritenendo più attuale un proprio intervento, augura al ragionier Galantini e all’assuntore un buon lavoro per la riuscita del concordato, assicurando comunque ogni collaborazione con gli organi della procedura per tali fini".