Questo è il messaggio che hanno voluto rappresentare il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Michele Boffa, e il capogruppo del PD, Nino Miceli, con l’interrogazione presentata durante la seduto di oggi del Consiglio Regionale.
“Infatti – spiega Boffa, in qualità di primo firmatario dell’interrogazione - le aziende agricole e le attività artigianali legate alla trasformazione di produzioni tipiche stanno incontrando notevoli difficoltà, non solo di carattere economico, ma anche burocratico, soprattutto in relazione agli esiti delle ispezioni igienico-sanitarie.
E, in Liguria, tale problema è emerso soprattutto in provincia di Savona.” Le piccole produzioni di qualità sono fonte di reddito integrativo per le popolazioni agricole nelle zone “periferiche” della nostra regione e permettono di esercitare il presidio del territorio. D’altra parte, la stessa normativa europea in materia di igiene alimentare prevede un minimo di flessibilità, per permettere alle piccole imprese di continuare ad utilizzare metodi tradizionali in ogni fase della produzione, trasformazione o distribuzione di alimenti e in relazione ai requisiti strutturali degli stabilimenti.
“Per questa ragione – prosegue l’ex-Sindaco di Millesimo – abbiamo chiesto se siano allo studio misure particolari per garantire la giusta flessibilità dei controlli igienico-sanitari delle AA.SS.LL., verso le piccole aziende agricole e attività artigianali dedite alle produzioni tradizionali tipiche della nostra regione.”
La risposta dell’Assessore alla Salute, Claudio Montaldo, ha risposto che, nonostante lo Stato Italiano non abbia individuato i criteri di flessibilità previsti dalla normativa europea, la Regione Liguria ha avviato diverse iniziative finalizzate alla definizione di procedure semplificate all’interno del Tavolo Verde con le varie associazioni di categoria. Un provvedimento di questo tipo è già stato adottato dalla Giunta per le piccole produzioni lattiero casearie e presto verrà fatto anche per la mieli coltura.
“Non avevo dubbi – conclude Boffa - che ci fosse una sensibilità forte da parte della Regione nei confronti delle tante piccole produzioni che caratterizzano e qualificano il nostro territorio. Resta il fatto, però, che – soprattutto nel Savonese – questa sensibilità venga spesso disconosciuta da alcuni addetti ai controlli”.