4 giovani assioli a Laigueglia, Tovo S. Giacomo e Borghetto S, Spirito, 8 civette, 6 cadute da nidi e 2 adulte ad Albenga, Garlenda, Loano ,Cengio, Cosseria e Varazze, sono 12 tra i 52 salvataggi effettuati dai volontari della Protezione Animali savonese negli ultimi quattro giorni!
"Animali, spiega l'associazione, che poi altri volontari portano dai veterinari, curano ed accudiscono fino alla guarigione ed alla rimessa in libertà. Un’attività pesantissima che viene svolta a totale spesa dell’associazione, al posto della Provincia inadempiente, da un numero di volontari inferiore al necessario, che li costringe a turni massacranti".
E’ un’estate di fuoco per chi, come l’ENPA, continua a voler salvare animali selvatici feriti e in difficoltà che, altrimenti, morirebbero su una spiaggia o ai margini di un bosco o di una strada.
"E’ proprio l’indifferenza o addirittura l’ostilità di taluni che più ferisce i volontari dell’ENPA, la mancanza di collaborazione di tanti animalisti che non rispondono agli appelli ed alle richieste di aiuto, anche di tipo manuale, che ENPA rivolge sui media; la situazione è particolarmente pesante nell’albenganese e finalese, dove ogni giorno occorre svolgere numerosi interventi senza alcun aiuto locale e dover quindi trasferire i soggetti nella sede di Savona; umiliante il risultato di un appello delle settimane scorse quando una delle vecchie auto usate per i soccorsi nell’albenganese è definitivamente stata rottamata e nessuno si rese disponibile a prestare o donare un mezzo usato".
Molto elevato anche il conto delle spese vive, tra veterinari, medicinali, attrezzature, mangimi, riparazioni auto, carburanti e pedaggi autostradali, per un totale di circa 45.000 euro all’anno, mentre da 2 anni la Provincia, cui spetta tale compito importante, ha sospeso i contributi. L’unica consolazione sono i risultati: malgrado tutto e tutti i volontari dell’ENPA savonese hanno soccorso 405 animali selvatici a giugno e 362 a luglio; e la battaglia continua.