Un “REGOLAMENTO DI CIVILE CONVIVENZA E CARTA ETICA” approvato il 19.11.2014 dal CONSIGLIO COMUNALE di SAVONA che però, per i gatti delle colonie feline libere e chi di loro si occupa, diventa di convivenza difficile se non di autentica persecuzione. Lo dimostra il fatto che negli 80 articoli del regolamento ce ne sono solo 6 che prevedono espressamente sanzioni, di cui la metà nei 5 articoli del titolo VI su cani e gatti, che ne ha ben 3 sanzionati da 50 a 500 euro. Intanto la proposta di un regolamento sulla tutela degli animali ripetutamente presentato dall’ENPA al sindaco (Ruggeri prima e Berruti poi) giace ancora in fondo ad un cassetto.
Articolo 28
Accesso degli animali nei luoghi pubblici o aperti al pubblico
6. A guardia delle proprietà private (case, orti, giardini), gli animali devono essere tenuti, attraverso idonea recinzione, in modo che non possano aggredire o arrecare danno a terzi, nonché provocare ingiusto fastidio o disturbo. E' fatto in ogni caso divieto di detenere i cani alla catena od altro strumento di costrizione similare. E’ Fatto obbligo di apporre segnalazioni visibili esterne alla proprietà privata della presenza di cani a guardia della proprietà stessa.
COMMENTO ENPA: Approvato l’emendamento Bracco che cancella la possibilità di tenere a catena i cani entro le proprietà private e che inserisce l’obbligo di segnalarne all’esterno la presenza.
Articolo 30
Colonie feline.
1. Le colonie feline sono identificate dall’Amministrazione Comunale nel rispetto dell’apposita normativa che regola la materia, ricordando che, ai sensi di legge, le stesse sono tutelate e, in particolare, i gatti che le compongono non possono essere allontanati dal loro habitat.
2. Il Comune riconosce e favorisce l’attività benemerita dei cittadini che si adoperano per la cura ed il sostentamento delle colonie di gatti liberi e ai quali deve essere permesso l’accesso, al fine dell’alimentazione e della cura dei gatti, a qualsiasi area di proprietà pubblica dell’intero territorio comunale. Costoro sono tenuti a mantenere le colonie in buono stato di pulizia e di decoro e collaborare con il Comune, le associazione animaliste riconosciute ed il Servizio Veterinario ASL2 nei censimenti e nelle operazioni di sterilizzazione.
COMMENTO ENPA: Approvato l’emendamento Bracco e Larosa, richiesto da ENPA, che elimina l’obbligo di tenuta, consegna al comune ed aggiornamento del censimento delle colonie feline da parte dei gattari ma riconosce e favorisce la loro attività con l’obbligo di rispettare l’igiene ed il decoro e di collaborare con Comune, Associazioni animaliste ed ASL nei censimenti, esclusivamente finalizzati, come dice la legge regionale, alle operazioni di sterilizzazione.
ENPA temeva che, nella stesura proposta dalla commissione 3, il Comune proibisse di curare e alimentare le colonie feline se prima non si fosse consegnato il censimento all’ufficio competente. E’ stato votato all’unanimità dai 19 consiglieri presenti al voto!
Articolo 31
Alimentazione e stazionamento degli animali.
6. L'alimentazione di felini, anche non costituiti in colonie è ammessa purché tale attività non all'igiene pubblica ovvero alla pulizia del suolo o al decoro urbano ed i residui di cibo ed acqua vengano raccolti.
E’ stata respinta la proposta Bracco e Larosa, richiesta da ENPA, che riformulava così il comma:
6. L'alimentazione di felini, anche non costituiti in colonie è, ai sensi dell’articolo 8 della legge regionale 23/2000, sempre ammessa ma si deve evitare che crei nocumento all'igiene pubblica ovvero alla pulizia del suolo o al decoro urbano ed i residui di cibo ed acqua della somministrazione giornaliera precedente vengano raccolti.
COMMENTO ENPA: La norma approvata è in contrasto con la sovraordinata legge regionale 23/2000 (articolo 8, allegato) che permette SEMPRE di alimentare e curare i gatti, che sono TUTTI costituiti in colonie feline (il termine “non costituiti in colonie” non significa nulla!). ENPA temeva e teme che in tal modo solerti vigili urbani, sollecitati dai pochi ma rumorosi nemici dei gatti, impediscano agli animalisti di curare i gatti e li multino se non raccolgono (subito??) i residui di cibo e acqua. E’ stato fiato sprecato spiegare alla commissione che il cibo deve rimanere per tutto il giorno, per far sì che anche gli ultimi soggetti della colonia, più timidi e deboli – in etologia si chiama “ordine di beccata” – riescano a mangiare dopo che i dominanti si sono saziati. La bocciatura della proposta ENPA è da attribuire ai consiglieri PD Arboscello Eleonora, Bruzzone Andrea, Ghersi Marisa, Core Mauro, Fresco Pietro, Minetti Emilia, Nigro Monica, Vignola Reginaldo) e lista civica Berruti, Maida Giovanni e Pesce Pierluigi che, salvo il capogruppo PD Larosa che invece l’ha sostenuta, hanno dimostrato la loro insofferenza verso i gatti e gli animalisti, pur presenti in aula in gran numero. Voto contrario anche da Aschiero Giampiero (API) e Demontis Stefano (PSI). E’ un vero peccato che l’assessore Isabella Sorgini, tanto attiva e disponibile nei lavori di consultazione, non abbia compreso le ragioni dell’ENPA e degli animalisti, dando parere contrario all’approvazione dell’importante emendamento.
Articolo 32
Bisogni corporali degli animali.
1. E' fatto obbligo ai proprietari, o detentori a qualsiasi titolo, degli animali di raccogliere gli escrementi prodotti dagli stessi sul suolo pubblico, in modo da mantenere o preservare lo stato di igiene e decoro del luogo.
COMMENTO ENPA: E’ stato respinto l’emendamento di Aschiero Giampiero (API) Pongiglione Daniela (Noi per Savona Verdi), Demontis Stefano (PSI), Core Mauro (PD, Pesce Pierluigi e Maida Giovanni (lista Berruti), che chiedeva di “pulire le minzioni dai marciapiedi e dalle zone pedonabili in modo da mantenere e preservare lo stato di igiene e decoro dei luoghi”; Delfino Andreino (M5Stelle) che aveva firmato ci ha poi ripensato.
Purtroppo la “bottiglietta” al seguito è stata ed è una “fissazione” del deludente Aschiero Giampiero (API) ma soprattutto di Pongiglione Daniela (Noi per Savona Verdi), malgrado sia stata eletta nei Verdi con i voti di tanti animalisti ora profondamente disgustati dalla sua assoluta assenza di iniziative a favore di qualsiasi tematica animalista. Ora ci si aspetta che la signora proponga, per contrastare i milioni di mozziconi buttati per strada, l’obbligo di portacenere portatile per i fumatori.
ENPA Ringrazia invece vivamente per l’aiuto dato alla battaglia in difesa degli animali i seguenti consiglieri:
Livio Bracco (Popolari), Federico Larosa (e solo lui del PD), Franco Zunino e Dario Lavagna (Rifondazione Comunista,).

















