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Attualità | 12 gennaio 2015, 18:30

Scade il contratto tra Tirreno Power e Demont per il carbonile, Atzori: “Interessati a lavorare, ma non ci sono le condizioni”

Il lavoro era stato affidato alla Demont di Millesimo che aveva raggiunto un accordo a fine 2013 con l’azienda Tirreno Power per la costruzione del carbonile

Scade il contratto tra Tirreno Power e Demont per il carbonile, Atzori: “Interessati a lavorare, ma non ci sono le condizioni”

Questo carbonile non s’ha da fare. E’ da fine 2013 che si parla della costruzione del parco carbone della centrale Tirreno Power di Vado Ligure ma, ad oggi, gli interventi di copertura non sono ancora iniziati. Inoltre è giunta recentemente l’autorizzazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico che, in una nota, ha dettato all’azienda i tempi di realizzazione della copertura del parco carbonile (30 mesi).

Il lavoro era stato affidato alla Demont di Millesimo che aveva raggiunto un accordo a fine 2013 con l’azienda Tirreno Power per la costruzione del carbonile. A distanza di un anno, tra i tempi procedurali e la vicenda giudiziaria che ha coinvolto la centrale vadese con il sequestro, gli interventi sono stati rimandati e non si è concretizzato l’appalto (con una commessa di tredici milioni di euro).

“Il contratto è scaduto”, afferma il presidente e amministratore delegato di Demont, Fabio Atzori. “I lavori sono fermi e non possiamo partire se Tirreno Power non concede il via libera”.

Il Gruppo Demont quindi non costruirà il parco carbone per una scadenza di contratto. “I termini del rapporto contrattuale con Tirreno Power sono scaduti a fine 2014 ed è impossibile portare avanti gli interventi – continua l’amministratore delegato del Gruppo valbormidese – Noi siamo disposti a lavorare ma attualmente non ci sono le condizioni. Con il sequestro dei gruppi a carbone e con l’inchiesta in corso non ci sono prospettive chiare sulla ripartenza dell’attività della centrale e quindi la realizzazione del carbonile rimane una incognita”. La Demont  inoltre ha dimostrato la volontà e la disponibilità a “riparlare” con Tirreno Power in un contesto che non sia di “incertezza”.

Si tratta di un’opera da 40 milioni di euro che aveva inizialmente previsto necessari due anni di cantiere per la sua costruzione. Secondo i progetti la struttura dovrebbe essere a pianta rettangolare (lunghezza di 216 metri e larghezza di 175 metri) di 50 metri di altezza e con una capacità di 212 mila tonnellate di carbone.

Debora Geido

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