Nonostante i lunghi anni della crisi, i liguri non rinunciano a prendersi cura di sé. Crescono infatti, sia pure solo dello 0,5%, pari a 123 attività in più in un anno, i servizi alla persona, che superano le 25.400 imprese su un totale nazionale di 764 mila. Una crescita comunque inferiore al dato dell’Italia, +1,2%. Pesano la ristorazione, gli estetisti e parrucchieri, le imprese di trasporto passeggeri su strada, ma anche i riparatori e le imprese dell’istruzione e dei servizi di lavanderia. Un settore che nel suo insieme conta circa 74 mila addetti in regione su 2,6 milioni in Italia. Negativo invece il confronto sullo scorso anno riguardo l'occupazione, che è diminuita in Liguria di circa l'1% (-706 addetti), penalizzata dal calo di 400 unità che si è registrato sia nella procvincia di La Spezia si in quella di Imperia. E' quanto emerge da un’elaborazione del servizio studi della Camera di commercio di Milano su dati Infocamere al II trimestre 2015 e 2014.
In Italia, per provincia. Prima è Roma con 67 mila imprese, oltre mille in più in un anno, poi Milano con 44 mila, quasi 1.200 in più e Napoli con 34 mila. Per addetti, prima Roma con 240 mila, poi Milano con 237 mila, Torino con 100 mila e Napoli con 96 mila. In Liguria, la provincia di Genova ha quasi metà delle imprese (12.163), seguita da Savona con 5.869, Imperia (3.777) e La Spezia (3.597). Per quanto riguarda gli addetti, sono soprattutto concentrati a Genova (39.244, con un aumento di 102 unità sul secondo trimestre 2014), seguita da Savona con 15.058 (un addetto in più rispetto allo scorso anno), Imperia con 10.087 (-404 unità) e La Spezia con 9.503 (-405 unità).
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