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Al Direttore | 23 settembre 2015, 18:45

Anfiteatri savonesi dimenticati, la storia del teatro Scolopi al Monturbano

Il ricordo di Paolo Forzano.

Anfiteatri savonesi dimenticati, la storia del teatro Scolopi al Monturbano

"Il Teatro Sacco fu inaugurato nel 1785, è capace di ospitare circa trecento spettatori. Primo nella città di Savona, restò anche l'unico fino al 1853, anno in cui venne aperto il Teatro Chiabrera (tutt'oggi in attività)".

"Rimasto pressochè chiuso dal 1939 fino agli anni '70, dopo un breve periodo di saltuarie riaperture, solo oggi il Sacco è riemerso dall'oblio per volontà dell'attuale proprietario e grazie all'interessamento appassionato della neonata Associazione S.A.C.C.O., che ne ha ripristinato la funzionalità e la vocazione storica, dando voce ad uno dei più antichi teatri ancora in attività di tutto il territorio ligure".

"Il Teatro Comunale Chiabrera è il più bel teatro storico in funzione della Liguria. Costruito su progetto dell’architetto messinese Carlo Falconieri, approvato dall’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino alla quale il Comune di Savona aveva demandato la scelta dei vari elaborati, è stato realizzato in circa tre anni, dal 1850 al 1853, con la sottoscrizione per i 2/3 da palchettisti, (soggetti privati che acquistavano, appunto, un palco) e dal 1883 è interamente di proprietà comunale. L’edificio ha un prospetto di 27 metri, un altezza di 23 metri sino al vertice del frontone e una profondità di 57 metri. La sala, “all’italiana”, con 4 ordini, 3 dei quali originariamente a palchetti (62 in totale) e, a seguito di un restauro della fine degli anni cinquanta, trasformati in balconate, ha una capienza di 626 posti (312 in platea e 314 nei quattro ordini)".

"Il palcoscenico di legno con assi amovibili è di circa 14 metri per 14 e lo sovrasta la graticcia in acciaio a circa 19 metri. Il teatro del collegio degli Scolopi venne edificato nel 1926 con annessa palazzina servizi. Nel 1971 gli Scolopi lasciarono Savona e nel 1982 l’edificio ex “Teatro Scolopi” e la “palazzina” con gli antistanti terreni di pertinenza divennero di proprietà della famiglia Pagnottone-Garassino che intraprese un’opera di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia del complesso".

"Il teatro è contenuto in un edificio che misura 17 metri per 35 metri, è costituito da una platea e da due ordini di balconate, per una capienza totale originale di 600 posti. Il palcoscenico è di circa 16 metri per 10 metri. La volta del Teatro è stata affrescata dal pittore Severino Bellotti: è di notevole interesse artistico e rappresenta la scena dell'arrivo di san Giuseppe Calasanzio a Savona. Attorno al pannello centrale ritratti di Paolo Boselli, Pietro Giuria, Ottavio Assarotti, Pietro Casani, Alfonso Maria …..,  xxx, nomi cancellati dall’umidità che sta rovinando la volta".

"Questo teatro pur non possedendo il fascino settecentesco del teatro Sacco, nè essendo “il più bel teatro storico in funzione della Liguria” è comunque il terzo teatro della città di Savona, è un teatro sconosciuto, pur essendo il secondo teatro per capienza dopo il Chiabrera.Oggi è in uno stato di abbandono, e l’umidità che trasuda dal tetto sta rovinando le pitture della volta". 

"Anche questa è una grande ricchezza savonese che bisognerebbe recuperare! Il signor Vittorio Pagnottone, attuale proprietario dell’edificio del teatro Scolopi, è un grande amante della musica ed è il mecenate-artefice della Banda Forzano così come la vediamo adesso, ovvero un complesso bandistico a livello internazionale: a Savona ricordiamo solo i concerti di Natale al Chiabrera, i concerti in piazza Sisto, e la partecipazione alla processione del Venerdì Santo". 

                                                                                      Paolo Forzano

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