Solo 455 voti sono mancati al M5S per raggiungere il ballottaggio. Alle elezioni comunali a Savona infatti il Movimento ha sfiorato il ballottaggio che invece sarà tra Cristina Battaglia e Ilaria Caprioglio.
Il Movimento 5 Stelle si attesta comunque come primo “partito” (leggi qui) raggiungendo la percentuale del 24,2% delle preferenze con 7.013 voti, mentre il candidato a sindaco Salvatore Diaspro ha ottenuto il 25,11% dei consensi con 7.583 voti.
“Siamo la prima forza politica della città – afferma il candidato Salvatore Diaspro - Abbiamo più che raddoppiato il consenso mentre il centro sinistra e il centro destra hanno perso voti. Nonostante ci attestiamo come prima forza, questo sistema elettorale ingarbugliato non permette di riuscire a governare questa città”.
Il candidato pentastellato si riferisce al voto disgiunto che ha creato confusione non solo tra gli elettori e portato alla perdita di oltre mille voti (leggi qui): “Abbiamo controllato nei seggi e abbiamo constatato che gli scrutatoti hanno trovato difficoltà”.
Il Movimento ha avuto grande successo a Roma e Torino, ma a cosa è mancato al M5S di Savona per raggiungere il traguardo e il ballottaggio: “A mancare è stata una buona dose di fortuna - afferma Diaspro - Abbiamo lavorato benissimo con i cittadini e quando sarò consigliere di minoranza manderò avanti le idee dei cittadini e del M5S, vigileremo ancora di più dato che saremo maggiormente presenti in consiglio comunale”.
Anche il Movimento 5 Stelle regionale commenta i risultati ottenuti dalle amministrative di Savona: "Il MoVimento 5 Stelle si sta espandendo a macchia d’olio. È la prima forza politica a Savona, più che raddoppiando i voti di cinque anni fa e riuscendo addirittura a migliorare il risultato già straordinario delle ultime regionali. E, solo grazie ai giochini degli apparentamenti da vecchia, vecchissima, politica, per un soffio non è arrivato al ballottaggio. Mentre il M5S cresce e rafforza la sua presenza in Consiglio comunale, il Partito Democratico canta vittoria. Ma si dimentica di dire che, in 5 anni, in un suo feudo storico, è riuscito nell’impresa di perdere la bellezza di oltre 26 punti percentuali, dal 58% del sindaco uscente Berruti al 31,7% della candidata Battaglia. Entrambi pedine di un renzismo al pesto che doveva rottamare la politica ed ha finito per auto-bitumarsi. Ma segnali di crescita costante arrivano da tutti i comuni liguri in cui il MoVimento 5 Stelle si è presentato, da Bogliasco a Cogoleto, da Diano Marina a Santo Stefano Magra, dove ci prepariamo a 5 anni di opposizione al partito unico delle coalizioni. E gli altri partiti? Praticamente non pervenuti: Forza Italia è solo un ricordo, Lega quasi dimezzata a Savona nel giro di un anno e la triste sensazione che ormai solo gli inciuci e le alleanze posticce li potranno salvare dalla forza di rinnovamento del MoVimento 5 Stelle. Solo con le alleanze forzate i partiti stanno in piedi, ma sono davvero in grado di governare? Questi risultati sono stati raggiunti senza un euro di finanziamenti pubblici, con tutti i media contro, senza il sostegno di lobby e capibastone, candidando solo cittadini incensurati e dopo sette anni di vita. Un miracolo reso possibile, grazie alla partecipazione di migliaia di attivisti su tutto il territorio nazionale e di milioni di cittadini italiani che vogliono cambiare tutto insieme a noi. Abbiamo reso possibile l'impossibile".