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Politica | 23 giugno 2017, 18:20

Finale Ligure, Frascherelli: "Incontri in Regione per disciplinare il mondo outdoor"

Spiega il sindaco finalese che è al vaglio un disegno di legge atto a disciplinare l'uso dei sentieri

Finale Ligure, Frascherelli: "Incontri in Regione per disciplinare il mondo outdoor"

In questi giorni su Savonanews si è parlato molto di sport outdoor e di regole in merito alla gestione del fenomeno (leggi articoli QUI e QUI).

Il sindaco di Finale Ligure, Ugo Frascherelli, ci spiega che la tematica non è certo estranea alla Regione: “È in esame un disegno di legge in Regione proprio per disciplinare l’uso dei sentieri. Siamo stati ascoltati dalla commissione regionale circa un mese fa noi sindaci di Rialto, Calice Ligure, Vezzi Portio, Orco Feglino e Finale Ligure”.

Continua il sindaco Frascherelli: “Il disegno di legge è promosso dalla Lega Nord e lo scopo è quello di cercare di trovare una disciplina che vada a vantaggio di tutti. Noi sindaci ci riuniremo domani pomeriggio per una traccia di osservazioni sul testo. Non sono critiche o stravolgimenti, solo appunti che i consiglieri regionali potranno aggiungere ai loro”.

Frascherelli ne approfitta per una disamina giuridica sulla questione-outdoor: “Il fenomeno del climbing e delle bici si è sviluppato per la maggior parte su sentieri di proprietà privata. Molte sono strade vicinali che a regime giuridico appartengono al proprietario del terreno con cui confinano, ma ad uso pubblico, esattamente come sono anche i portici di piazza Vittorio Emanuele a Finale, di proprietà privata ma a disposizione di chiunque”.

Il sindaco finalese passa poi dagli aspetti giuridici a quelli turistico/economici: “Il fenomeno potrà crescere in tutto il territorio regionale e farà bene all’economia. Il nostro territorio però non si presta a essere definito come un bike-park, sarebbe un’idea affascinante ma di difficile applicazione. Da noi non ci sono ski-lift o card giornaliere, molti salgono con le proprie gambe. E ciò che rende il finalese unico e amato in tutto il mondo è proprio il fatto che non è un bike-park, ma un territorio vero e vergine, non c’è nulla di costruito”.

Il sindaco prende in esame anche l’aspetto sicurezza: “Solo i comuni costieri hanno la Polizia Municipale che potrebbe fare rispettare delle norme, ma è difficile pensare di mandare i Vigili anche a controllare i sentieri. E i numeri dei Carabinieri Forestali oggi non sono sufficienti in relazione alla vastità del territorio. È opportuno che tutto venga disciplinato, ma dobbiamo trovare in che modo. Il principio alla base di tutto è condividere le regole e credere in esse, per rispettarle”.

Infine, spiega Frascherelli: “Oltre alle riunioni in Regione abbiamo avuto anche incontri legati al GAL, che ci dà le risorse per un paio di sentieri per ciascun comune coinvolto. In entrambi i casi ottimi presupposti, ma si tratta di un’economia che va fatta crescere per offrire risorse non soltanto al Finalese ma a tutte le province liguri”.

Alberto Sgarlato

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