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Politica | 18 agosto 2017, 14:48

Il Comitato Savonese Acqua Bene Comune: "Il 3° ATO è incostituzionale"

Considerazioni e proposte riguardo alla bocciatura del 3° Ambito da parte della Corte Costituzionale

Il Comitato Savonese Acqua Bene Comune: "Il 3° ATO è incostituzionale"

Il Comitato Savonese Acqua Bene Comune si pronuncia in merito alla bocciatura da parte della Corte Costituzionale del 3° Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Savona: "Preoccupati rispetto a ciò che è successo e a ciò  che abbiamo potuto leggere e ascoltare in merito, ci rivolgiamo ai nostri sindaci, gli unici che hanno la possibilità di decidere le azioni future, per sottolineare alcuni punti riguardo alla bocciatura del 3° ATO SAVONESE, punti che chiediamo loro di ricordare quando sarà il momento di fare delle scelte relative alla gestione del servizio pubblico dell’acqua.

1.    L’atto di costituzione  del 3° ATO Savonese è avvenuta secondo modalità che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime in quanto non è possibile modificare la dimensione degli ATO con legge regionale ma occorreva intervenire con una delibera amministrativa (art. 147 del d.lgs n. 152 del 2006 e art. 3-bis d.l. 138/2011)

2.    La scelta di una dimensione territoriale di un  ATO  diversa da quella provinciale è possibile , ma solo motivando la scelta con riferimento a ragioni di diversità territoriale, socio economica e salvaguardando l’efficienza del servizio. NULLA E’ STATO PRODOTTO IN MERITO .

3.    L’ATO 2 delle Bormide è stato costituito in tempi precedenti l’entrata in vigore della legge nazionale, per questo motivo non corre alcun pericolo.

4.    La l.r. che istituisce il 3° ATO è del 23/9/2015, il ricorso della Presidenza del Consiglio è stato depositato il 26/11/2015  e l’atto di costituzione della Regione Liguria viene presentato FUORI DAI TERMINI

Ciò che ci lascia quantomeno  perplessi è come mai nessun amministratore regionale, nessun dirigente, nessun politico si sia reso conto degli errori che venivano messi in atto  (nonostante la nostra segnalazione) e come mai dopo la sentenza n. 137 6/6 - 13/7/2017 della Corte Costituzionale che dichiara l’illegittimità di quella scelta ci si ostini a volerla riproporre. Ricordiamo che l’art. 137 della Costituzione dichiara l’inappellabilità alle sentenze della Corte stessa.

Il Comitato Savonese Acqua Bene Comune ha acquisito in 15 anni molte competenze e difende  solo il principio che l’acqua è sinonimo di democrazia. Per questo ci permettiamo di sottoporvi ancora le nostre proposte.

1.    Noi riteniamo che gli ATO, come istituiti per legge nazionale, non siano esattamente  “ottimali” ma a quella legge ci si deve  attenere e, per non rischiare commissariamenti, è necessario che i Comuni dichiarino a breve in quale ambito intendono  essere inseriti, senza perdere ulteriore tempo e senza ricercare soluzioni fantasiose che nulla hanno a che vedere con la difesa del principio che il diritto all’acqua è un diritto umano universale, privo di rilevanza economica (come alcuni comuni della provincia hanno inserito nello Statuto).

2.    Crediamo che le due spa pubbliche - Ponente Acque e Consorzio Depurazione Acque - debbano confluire in una unica società, possibilmente una Azienda Speciale Consortile - l’unico tipo di società soggetta al diritto pubblico e non privato.

3.    Chiediamo che le amministrazioni comunali  si aprano al confronto e alla partecipazione indicendo consigli comunali aperti per informare i cittadini di quello che sta succedendo e per discutere delle scelte da farsi".

c.s.

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