Ci saranno sicuramente ripercussioni sul piano ambientale anche per il ‘Santuario dei Cetacei’, a causa della perdita di ‘olio pesante’ dai mercantili che sono entrati in collisione domenica scorsa al largo della Corsica. La conferma arriva dall’esperta Sabina Airoldi, molto nota per il suo lavoro legato all'ambiente ed al santuario Pelagos con il Tethys Research Institute.
La Airoldi, anche se fuori dall’Italia per un breve periodo di vacanza, è in costante contatto con le autorità e con la Guardia Costiera, per sapere in tempo reale costa sta accadendo in un luogo a cui tiene molto e dove si trovano molti mammiferi come delfini e capodogli, che hanno reso famoso il triangolo tra ponente e levante ligure con la Corsica.
Sabina Airoldi, ovviamente, non può sbilanciarsi sulla gravità dello sversamento che è stato provocato dalla collisione tra la motonave Ulisse (che trasporta camion e auto) e la portacontainer Cls Virginia. La Francia, che sta gestendo le operazioni di soccorso, ha chiesto anche all'Italia il supporto per fronteggiare l'inquinamento per del carburante che sarebbe fuoriuscito da una delle due navi. Alcuni mezzi sono partiti da Livorno, da Olbia e Genova.
Secondo le autorità francesi la fuga di idrocarburi è sotto controllo. La conferma è stata data dal Ministro francese per la Transizione Ecologica, Francois De Rugy, intervistato a metà giornata da BFM-TV. Per aspirare la chiazza di carburante estesa su 20 km, sono state mobilitate imbarcazioni di Italia e Francia. Le operazioni anti-inquinamento dureranno ancora diversi giorni.
Intanto la Regione Liguria si è attivata fornendo tutto il supporto possibile. In particolare, attraverso Arpal, l’Agenzia regionale di protezione ambientale, ha utilizzato una specifica modellistica per simulare il comportamento della macchia inquinante presente in mare e supportare così le attività di monitoraggio ambientale.





















